Cgil: "Spende 900mila euro di affitto e ha un immobile vuoto nella Stufasecca"
La “previdenza sociale” senese, come la chiamavano una volta, si avvale secondo un rapporto della Cgil regionale esposto stamani in conferenza stampa, di due sedi “preso in affitto per un totale 890mila euro annui a fronte di un immobile di sua proprietà del tutto inutilizzato”, spiegano dal sindacato. “I lavori necessari a integrare uffici e personale – commentano dalla Cgil Funzione Pubblica – vengono fatti anche in immobili non di proprietà, col risultato che i vertici dell’Istituto: in alcune realtà territoriali hanno indicato la direzione teoricamente coerente all’obiettivo di risparmio”. Tuttavia, in altre realtà, “si sono attestati su posizioni opposte, indicando lo spostamento di uffici e personale dall’immobile di proprietà verso quello in locazione passiva (vedi proprio Siena)”, aggiungono.
Quell’affitto pagato ogni anno costa alla collettività, ovvero ai contribuenti, come 1.780 pensioni sociali, più o meno. E pensare quanti a Siena, in questi ultimi anni hanno aperto il loro cedolino della pensione alle poste vedendolo sempre più dimagrito, in nome del fatto che l’Inps non ha soldi, oppure quante pensioni di invalidità sono state negate in nome del risparmio. Nella lista degli sprechi, a livello regionale, denunciate dalla Cgil, ci sono le sedi regionali e territoriali dell’Agenzia delle Entrate, che di locazioni passive spendono quasi 14 milioni di euro l’anno, (anche che spendiamo noi) quando diversi immobili potrebbero essere meglio utilizzati.
Insomma, nel calderone c’entra anche la Toscana un tempo virtuosa con le sue sedi di proprietà vuote o sottoutilizzate. E, “contemporaneamente – commenta la Funzine pubblica della Cgil -, milioni di euro di spese di locazione”. Per questo Fp Cgil Toscana fa un appello al governo e alle sedi centrali affinché analizzino la situazione “La tanto sbandierata revisione della spesa, di cui molto si parla ma poco si vede, parta da qui. Riteniamo necessario un coordinamento fra le Amministrazioni Pubbliche, finalizzato al reperimento di sedi comuni, con l’individuazione di un livello territoriale funzionale ottimale per l’utenza, per abbattere i costi, per realizzare un centro unico di erogazione dei servizi. La Spending review non può essere solo il taglio degli uffici periferici causando disagi ai cittadini”, dicono da FP Cgil Toscana, secondo i cui accorgimenti si poterebbero risparmiare circa 10 milioni di euro di spesa pubblica.