Pronnto alla riconferma della Mansi: "E' come Conte per la Juventus"
SIENA. Conferenza stampa del sindaco Valentini il giorno dopo la vendita delle azioni Mps, che ha messo in salvo la Fondazione: “Un’azione determinata, coraggiosa e competente che ha consentito di compiere un piccolo miracolo. La vera notizia è che la banca e la Fondazione possono ora salvarsi insieme, cosa che sembrava impossibile a dicembre”.
Ora la Fondazione ”deve rispettare l’obiettivo della diversificazione del patrimonio, quanto investe nella banca non potrà essere prevalente, ma una parte minoritaria”. La banca, oggi ‘è’ contendibile, la proprietà la decide il mercato, chi ha comprato le azioni è probabilmente pronto a partecipare all’aumento di capitale, e si spera che siano soci stabili e affidabili. Entro pochi mesi mi auguro si formi un nocciolo stabile di azionisti a cui dovrà far riferimento il management, che dovrà essere giudicato dagli azionisti, dal mercato, dai clienti”.
“Il management della banca deve fare il proprio lavoro, dare prospettive alle filiali e alle migliaia di dipendenti: in passato i vertici hanno fatto un po’ troppo i finanzieri e un po’ meno i manager. In genere quando i manager si divertono a fare i finanzieri l’azienda corre un rischio. I nuovi soci non dovranno snaturare le caratteristiche della banca: guardate quel che è successo a Unicredit. Non basta essere grandi per essere bravi. Quattordici miliardi di euro di perdite derivano da errori strategici e gestionali che evidentemente non appaiano grandezza con risultati”. A chi gli chiedeva se dovrà essere fatta qualche riflessione sul management di Mps, Valentini ha risposto che ”questa riflessione l’avranno in mano i proprietari dell’azienda Mps, i nuovi azionisti li sapremo tra qualche settimana”.
“Non mi sono confrontato con gli altri enti nominanti, ma sarebbe come se mi si domandasse se vorrei riconfermare Conte alla guida della Juventus”, ha celiato il sindaco alla richiesta sulla riconferma della presidente della Fondazione- “Con Antonella Mansi – ha spiegato – ci siamo sentiti, sa che è solo all’inizio del suo mandato. Ha compiuto un piccolo miracolo, essere sopravvissuti ancora in piedi, ma la nuova Fondazione nasce oggi e non si limiterà a distribuire potere e incarichi”.
Valentini ha anche rivendicato il merito di aver saputo ”scegliere nel momento giusto la Mansi e chi le sta vicino, perché non abbiamo messo alla guida della Fondazione i compagnucci di partito. Fosse stato fatto prima non saremmo qui”.
Ora la Fondazione ”deve rispettare l’obiettivo della diversificazione del patrimonio, quanto investe nella banca non potrà essere prevalente, ma una parte minoritaria”. La banca, oggi ‘è’ contendibile, la proprietà la decide il mercato, chi ha comprato le azioni è probabilmente pronto a partecipare all’aumento di capitale, e si spera che siano soci stabili e affidabili. Entro pochi mesi mi auguro si formi un nocciolo stabile di azionisti a cui dovrà far riferimento il management, che dovrà essere giudicato dagli azionisti, dal mercato, dai clienti”.
“Il management della banca deve fare il proprio lavoro, dare prospettive alle filiali e alle migliaia di dipendenti: in passato i vertici hanno fatto un po’ troppo i finanzieri e un po’ meno i manager. In genere quando i manager si divertono a fare i finanzieri l’azienda corre un rischio. I nuovi soci non dovranno snaturare le caratteristiche della banca: guardate quel che è successo a Unicredit. Non basta essere grandi per essere bravi. Quattordici miliardi di euro di perdite derivano da errori strategici e gestionali che evidentemente non appaiano grandezza con risultati”. A chi gli chiedeva se dovrà essere fatta qualche riflessione sul management di Mps, Valentini ha risposto che ”questa riflessione l’avranno in mano i proprietari dell’azienda Mps, i nuovi azionisti li sapremo tra qualche settimana”.
“Non mi sono confrontato con gli altri enti nominanti, ma sarebbe come se mi si domandasse se vorrei riconfermare Conte alla guida della Juventus”, ha celiato il sindaco alla richiesta sulla riconferma della presidente della Fondazione- “Con Antonella Mansi – ha spiegato – ci siamo sentiti, sa che è solo all’inizio del suo mandato. Ha compiuto un piccolo miracolo, essere sopravvissuti ancora in piedi, ma la nuova Fondazione nasce oggi e non si limiterà a distribuire potere e incarichi”.
Valentini ha anche rivendicato il merito di aver saputo ”scegliere nel momento giusto la Mansi e chi le sta vicino, perché non abbiamo messo alla guida della Fondazione i compagnucci di partito. Fosse stato fatto prima non saremmo qui”.