Protagonista l'Orchestra sinfonica Guido d'Arezzo
dI Patrizia Fazzi
AREZZO. Mrande e meritato successo per “La Boheme” di Giacomo Puccini, eseguita in forma semiscenica martedì 29 luglio, nel Salone delle Feste del Circolo Artistico di Arezzo dall’’Orchestra Sinfonica Guido d’Arezzo” nell’ambito di “LiricArezzo” 2014. Costretti dal maltempo a rinunciare alla sede del Cortile del Seminario Vescovile e a trasferire tutta la strumentazione e le ultime prove in altra sede (g.c.), i musicisti e collaboratori dell’Associazione non si sono dati per vinti ed hanno offerto al numeroso pubblico presente una serata di altissimo livello. Grazie alla bravura ed abilità del direttore d’orchestra, M° Stefano Pagliani (già primo violino della Scala) si è realizzata un’intesa armonica perfetta fra musicisti, cantanti e pubblico, attraverso un inconsueto posizionamento dell’organico orchestrale ed il contatto diretto dei cantanti con gli spettatori.
Eccellente il cast internazionale di cantanti intervenuti per dar voce al capolavoro pucciniano. Il soprano Fulvia Mastrobuono, con la bellissima voce e la grazia del suo aspetto, ha impersonato una “vera” Mimì, amante, innamorata, ammalata, sfortunata, cosciente del suo stato, ottenendo il massimo coinvolgimento dei presenti in religioso silenzio. Nella parte di Rodolfo il tenore Claudio Rocchi Molto, meraviglioso comprimario, innamorato, geloso e speranzoso fino alla fine. Molto applauditi i due principali duetti “O soave fanciulla” e lo struggente “Sono andati, fingevo di dormire”. Il personaggio di Musetta ha trovato una perfetta interpretazione, anche recitativa, nel soprano russo Natalia Chasovitina, con ottime doti vocali, di bellezza e di temperamento. Ineccepibile il baritono coreano Junsik Jung nel ruolo del pittore Marcello, esuberante giovane artista in cerca di successo e innamorato della “vivace” Musetta, ma anche fedele amico di Rodolfo nei momenti di gioia e di dolore. Il basso Piotr Wolosz, di origine polacca, ha brillantemente completato il gruppo con la sua voce profonda e di timbro elevato, ma anche capace di “accarezzare” la “Vecchia zimarra” come se fosse il viso della sua amata. Tanti e lunghi applausi, tutti meritatissimi, alla fine della rappresentazione, con pubblico entusiasta.
Una bella edizione de “La Boheme” da ricordare con piacere e che ha rinnovato il successo che quest’opera, rappresentata per la prima volta nel 1896 al Regio di Torino, continua a riscuotere in tutti i teatri del mondo, per l’intenso lirismo melodico, l’armonia originale e raffinata ed il timbro strumentale.
Dopo il successo del “Guido d’Arezzo Chamber Festival”, che per dal 14 al 26 luglio ha allietato le notti aretine con sei appuntamenti di grande livello musicale, il programma dell’Associazione musicale intitolata all’aretino inventore delle note musicali, proseguirà con il prossimo appuntamento di “LiricArezzo “: l’8 agosto, al Giardino Pensile della Provincia di Arezzo, ore 21,15, il “Così fan tutte” di W.A. Mozart.