
"Questo balzello – afferma Bezzini – colpisce duramente il territorio senese e i collegamenti con l’autostrada A1, da nord a sud, con pesanti ripercussioni sui cittadini. Il pedaggio, infatti, sarà aumentato di un euro per le auto e di due euro per i mezzi pesanti che attraverseranno i caselli di Firenze Certosa e Bettole – Val di Chiana, sia in entrata che in uscita, e penalizzerà anche i collegamenti interni fra la parte sud della Val di Chiana e le altre zone della provincia, compresa Siena. Inoltre, peserà sui bilanci delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese, già messi a dura prova dalla crisi ed esporrà il territorio senese a una sensibile perdita di competitività, limitando le azioni di ripresa e di rilancio”.
“Per quanto riguarda l’AutoPalio – aggiunge Bezzini – riteniamo ingiustificata l’introduzione di una sorta di pedaggio surrettizio a una strada che versa in condizioni disastrose e che ha bisogno di un intervento rapido e profondo di ammodernamento e messa in sicurezza, a tutela delle centinaia di auto e di mezzi pesanti che la percorrono ogni giorno nelle due direzioni. Il balzello previsto è vergognoso e lo è ancora di più se si considera che mancano risposte concrete in termini di investimenti”.
“Per opporsi all’introduzione di questo pedaggio – conclude Bezzini – serve una grande alleanza e una grande mobilitazione da parte delle istituzioni e delle forze economiche e sociali, a cui speriamo che si uniscano anche tanti semplici cittadini. Il presidio di domani sarà solo il primo di una serie di iniziative che organizzeremo nelle prossime settimane. Nel frattempo, ci auspichiamo di ricevere, in tempi rapidi, una data dal ministro alle infrastrutture, Altero Matteoli per un incontro, sollecitato dall’assessore regionale Luca Ceccobao, da me e dal presidente della Provincia di Firenze, che permetta di confrontarsi sulla situazione di questa infrastruttura, fondamentale per il nostro territorio, e sulle esigenze di un suo ammodernamento, che le comunità locali attendono da molti anni”.