Tutto esaurito per "Riscoprire il valore delle istituzioni nella complessità"

SIENA. Martedì 13 maggio 2025, alle ore 18.00, nella cornice del Santa Maria della Scala di Siena, si terrà l’evento conclusivo del Qualivita Festival con protagonista il noto psicoanalista e saggista Massimo Recalcati, per il quale i posti disponibili sono già andati esauriti.
Il talk di Recalcati dal titolo “Il valore delle Istituzioni nel tempo della complessità” offre un contributo complesso e necessario in tempi incerti in cui è fondamentale salvaguardare le istituzioni e riconoscerle come strumenti centrali per costruire una dimensione collettiva autenticamente orientata alla qualità.
“Pasolini ci ricorda che in ogni istituzione esiste qualcosa di misterioso e commovente, una dimensione che oggi rischiamo di dimenticare”, afferma Massimo Recalcati. “Nel nostro tempo, sembra che il legame profondo con la vita istituzionale si sia smarrito. Immaginare istituzioni capaci di sostenere e custodire la vita anziché contrapporvisi appare come una sfida attuale e necessaria”.
Negli ultimi mesi infatti, attraverso sette incontri, dialoghi e momenti condivisi, il Festival – organizzato dalla Fondazione Qualivita per i suoi 25 anni – ha cercato di raccontare come natura, economia, cultura, cibo e istituzioni possano diventare pilastri di una società più equa e sostenibile, offrendo nuove prospettive non solo per il singolo individuo, ma per l’intera collettività.
“Abbiamo accolto con grande soddisfazione oltre 2.000 persone della nostra comunità senese e non solo agli eventi del Qualivita Festival” – dichiara Mauro Rosati, Direttore della Fondazione Qualivita. “È stato un momento significativo che, crediamo, abbia contribuito ad allargare lo sguardo collettivo sul tema della qualità della vita. Partendo dalla nostra esperienza nel mondo delle produzioni agroalimentari di qualità, abbiamo cercato di tradurre quei valori nella quotidianità, tracciando traiettorie concrete capaci di offrire nuove prospettive di sviluppo per il territorio e per l’individuo. Il Festival, più che una celebrazione, è stato l’inizio di un percorso di dialogo tra istituzioni, cultura e comunità.”