
“L’ordine del giorno – spiega Marco Nasorri, capogruppo in consiglio provinciale – è solo una delle iniziative che porteremo avanti per ribadire la nostra contrarietà al pedaggio sulla Siena – Firenze e sulla Siena – Bettolle. La nuova gabella voluta dal governo peserà sui bilanci delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese già messi a dura prova dalla crisi ed esporrà il territorio di Siena a una perdita di competitività. Il pedaggio, anche quando escludesse i residenti, penalizzerà fortemente le attività economiche, a partire dal turismo e finirà in una cassa indistinta, senza garanzie che le risorse ottenute vadano a finanziare interventi di Anas in Toscana. Il pedaggio forfettario di 1 e 2 euro al casello A1 Firenze Certosa e all’uscita A1 Valdichina e di Chiusi – Chianciano Terme è assurdo perché colpisce indiscriminatamente anche chi non percorre i raccordi autostradali Anas. Sulla Siena – Firenze inoltre non ci sono le condizioni per far pagare ai cittadini una “tassa d’ingresso” su una strada che è dissestata, congestionata dal traffico e insicura. Si tratta di un vero e proprio furto, a danno dei cittadini. La strada ha una carreggiata di 13 metri, rispetto ai 23 previsti dallo standard europeo, e un manto stradale pieno di buche e toppe. Noi continueremo a dare battaglia e a far sentire le ragioni delle comunità locali e dei cittadini”.