E' stato realizzato dalla Fondazione Musei Senesi
di Lorenzo Croci
SIENA. Il nuovo “Ecomuseo del Chianti”, ossia il nuovo Ecomuseo digitale di “Terre di Siena” – realizzato dalla “Fondazione Musei Senesi” insieme all’ausilio dell’amministrazione provinciale di Siena e i comuni di Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti e Radda in Chianti, finanziato, a sua volta, grazie al contributo del 2012 della Regione Toscana – da oggi diviene online, diventando un sito interamente dedicato a uno dei più celebri territori della nostra provincia e alla presentazione delle più straordinarie e stravaganti bellezze architettoniche e tradizioni popolari della nostra comunità, dell’imprescindibile e svariato patrimonio artistico e culturale, fino alle presentazione delle leggende, dei mestieri e dei luoghi più antichi della memoria.
Dunque una vera e propria enciclopedia telematica e virtuale tramite la quale scoprire in maniera approfondita il patrimonio culturale, materiale e immateriale, dell’area geografica dei comuni di Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti e Radda in Chianti, oltre che ad un sito (www.ecomuseochianti.org ) da visitare per scoprire tutti gli aneddoti di una delle celebrità delle terre di Siena, mediante la possibilità di usufruire di una mappa navigabile e continuamente aggiornabile, la quale consente – attraverso la selezione di alcuni puntatori corrispondenti ai singoli beni georeferenziati – di analizzare tutte le bellezze e le eccellenze culturali del Chianti, supportando gli studiosi e stimolando all’osservazione diretta i viaggiatori e gli appassionati.
La navigazione all’interno del sito web è subordinata da categorie e sottocategorie, suddivise in strategie di ricerca che si possono effettuare mediante cronologia dei fatti storici, mediante singoli comuni, per l’intero territorio e tramite parole chiave (castelli, piazze, palazzi…) proponendo – in questo modo – al pubblico una “dematerializazzazione” del nostro patrimonio, e rendendo disponibile il territorio in grado di essere parte integrante, e attiva, del racconto. Successivamente, sui puntatori georeferenziati, appariranno anteprime dell’oggetto cercato e cliccando su “visualizza scheda completa” si potrà entrare nel vivo del portale, ossia nelle schede descrittive vere e proprie costituite, a sua volta, da immagini, informazioni, link e vasto materiale scaricabile. Inoltre, le diverse schede che descrivono i beni, sono correlate fra di loro in base ad ulteriori elementi comuni attraverso un sistema di “cross – tagging”, ed è prevista anche la condivisione dei contenuti mediante i canali social.
Laconico Marco Saletti – assessore provinciale alla cultura e allo sport – ha voluto usufruire dell’occasione per lanciare l’invito a tutti coloro che abbiano intenzione e possibilità di realizzare questo tipo di progetti, oltre che a dichiarare la possibilità che nel giro di pochi anni questo sito web contenga dentro di se altri siti relativi a tutti gli altri musei della provincia di Siena, così da costituire un sito telematico che conglomeri la presentazione di tutti i musei dell’intera provincia di Siena.
Unanime, invece, sono state le voci di Marcello Bonechi, sindaco di Castellina in Chianti, Roberto Bozzi, sindaco di Castelnuovo Berardenga, Deborah Montagnani, vicesindaco di Gaiole in Chinati, e Alessandro Aterini, sindaco di Radda in Chianti, i quali – unilateralmente – hanno voluto, innanzitutto, manifestare la grande soddisfazione per la realizzazione del progetto, perché aldilà del fatto che il nostro territorio risulti già famoso e celebre era impensabile non presentare la tradizione più popolare del nostro territorio sulla quale si basa la nostra intera storia. Dopodiché, questi, hanno esplicitato l’importanza di aver lavorato sinergicamente tra i vari comuni, l’amministrazione provinciale, la fondazione “Musei Senesi”, e le varie associazioni territoriali dei musei, le quali, tempo addietro, quando la fondazione Monte dei Paschi propose il bando del progetto, si catapultarono immediatamente andando a costituire la prima pietra fondante concernente la strutturazione del progetto.
Infine, tutti quanti si sono catalizzati sull’importanza e sul riflesso che questo progetto può dare e darà per una corretta valorizzazione delle nostre risorse presenti nel nostro territorio e del paesaggio, così da costituire un ulteriore passo avanti verso l’obiettivo principe di “Siena Capitale della Cultura 2019”.