
SIENA. Un nuovo riconoscimento di altissimo livello per la qualità dei lavori in corso al Santa Maria della Scala. Il Museo Archeologico Ranuccio Bianchi Bandinelli, infatti, è stato selezionato a far parte del “Piranesi Prix de Rome, International Call for Built Projects”, rassegna internazionale che si sviluppa con il convegno che si è tenuto ieri (31 agosto) a Roma presso l’Ara Pacis e con una mostra che sarà inaugurata oggi (1 settembre), sempre a Roma, aperta fino al 6 settembre. Qui sono state presentate le realizzazioni architettoniche e museali ritenute più significative a livello internazionale per la valorizzazione dei beni archeologici.
Il restauro del Santa Maria della Scala, iniziato circa quindici anni fa, sta trasformando l’antico ospedale in un efficientissimo polo culturale ed espositivo. E il Museo Archeologico ne è protagonista. Per illustrare storia e caratteristiche degli interventi svolti sarà presente a Roma il progettista Guido Canali, assieme ai progettisti degli altri musei selezionati: gli svizzeri Gigon e Gujer, gli spagnoli Consuegra, Paredes e Pedrosa, Moneo, Carillho de Graca e altri progettisti italiani.
Si tratta di un ulteriore riconoscimento per l’allestimento del Museo Archeologico senese entro le ex cantine del Santa Maria della Scala. Questo, infatti, ha ricevuto, fin dalla sua inaugurazione di otto anni fa, innumerevoli ed importanti apprezzamenti. Celebrato dalla stampa specialistica internazionale, è ormai universalmente riconosciuto come uno dei più interessanti musei archeologici europei. Nel 2001 Alessandra Mottola Molfino, già Direttrice del Sistema Museale Milanese e ora Presidente Nazionale di Italia Nostra, scriveva: “Nel nostro paese silenziosamente stanno sbocciando alcuni nuovi musei dove le antiche collezioni trovano involucri architettonici che offrono emozioni estetiche di altissima qualità. Piccoli grandi musei capolavoro. Siena stessa, con la stupefacente impresa dei musei dell’ex ospedale di Santa Maria della Scala, è un modello di importanza mondiale. Il nuovo Museo Archeologico di Santa Maria della Scala è un capolavoro di tale modello museale, uno straordinario esempio di come l’allestimento e l’architettura di un museo oggi possano interpretare il contesto locale”.
L’efficacia e l’eccellenza del recupero del museo senese si devono all’impegno congiunto di istituzioni pubbliche ed operatori culturali. In primo luogo quello dell’amministrazione comunale, sotto la guida del sindaco Maurizio Cenni e dell’assessore all’Urbanistica Fabio Minuti. A questo si aggiunge il supporto economico della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Ha coordinato i lavori Tatiana Campioni, ha seguito la direzione scientifica Carlotta Cianferoni, mentre le indagini archeologiche, prima e durante i lavori, sono state effettuate dall’Istituto di Archeologia dell’Università di Siena. Tanti i contributi di funzionari ed operatori culturali.