Patrizia Madotto, candidata nella lista PdL si interroga su come "invertire la rotta"

Riceviamo e pubblichiamo da Patrizia Madotto, candidata al consiglio comunale nella lista del PdL
SIENA. La questione è seria. Maledettamente seria. L’83% degli italiani ritiene che negli ultimi 5 anni la criminalità nel nostro Paese sia aumentata. Il 44% sente in crescita l’illegalità nella propria zona di residenza. Queste percentuali aumentano di mese in mese. Ovunque. Al di là di una esagerata esposizione mediatica che alimenta anche allarmismi fuori misura, è fuori di dubbio che il problema c’è. Ed è molto sentito da tutti perché coinvolge tutti. Ogni italiano, direttamente o indirettamente, paga per questo. Sborsando soldi e abbassando la propria qualità di vita.
Anche Siena non è più da tempo l’isola felice, di una volta. La politica, più che fare un “ragionamento” strategico cerca di metterci qualche pezza, agita la questione per propaganda, strumentalizza i timori e le paure della gente. C’è il rischio, così, di rimanere fra l’incudine e il martello.
Nella zona dell’Acquacalda, ormai, i furti sono all’ordine del giorno, anche il lunedì di Pasqua ne è accaduto un altro, a distanza di poco, nella stessa via, ai danni questa volta di una giovane donna, che al suo rientro, ha trovato l’appartamento devastato e con, addirittura, avanzi di pranzo consumato nella sua abitazione,ma nessuno ne parla. Dove si vuol andare a finire??? Poi ci si lamenta se la gente si arma e si parla di ronde!!!
Ne vedremo delle belle. Si rischia di trasformare ogni cittadino in “vigilante” e “allarmista”, di alimentare il clima del sospetto. Quindi di aggiungere problema a problema. Ma il nodo va affrontato sul terreno delle scelte politiche nazionali e non più solo con escamotage municipalistici o con i dibattiti sociologici sul fenomeno.
La gente è stanca e vuole fatti, non il bla..bla..bla permanente. Pur in modo non omogeneo, l’insicurezza e l’illegalità crescono ovunque in una Italia assediata dall’emergenza immigrati, dalle violenze sulle donne, dalla microcriminalità e dalle mafie e camorre, da una giustizia lenta che rimette in libertà troppi delinquenti, dalle forze dell’ordine che fanno miracoli pur con organici ridotti al lumicino.
Presto ogni Sindaco avrà i suoi “sceriffi”. E i politici faranno a gara per farsi intervistare vicino alle loro “prede”. Ma lo Stato di diritto dov’è?
Le leggi nazionali o sono insufficienti o non sono fatte rispettare. Delle due, l’una: o lo Stato fa rispettare le leggi esistenti, o se queste non bastano, il Parlamento ne deve approvare altre più funzionali. Insomma: basta incertezze, propaganda e show. E finiamola di giocare sulla pelle dei cittadini.
Patrizia Madotto
Candidata in consiglio comunale
Il Popolo della Libertà