Di Lorenzo Croci
SIENA Compianto da molti cittadini senesi per il suo enorme senso d’appartenenza, nonché per il suo enorme talento come giornalista sportivo e molto altro, Mario Celli è stato davvero una delle tante eccellenze senesi che hanno reso la città famosa in tutto il mondo.
Il noto “Premio Celli” – istituito da Maria Pia Corbelli per onorare la figura del grande giornalista, che è stato anche Priore della Contrada della Lupa – è giunto ad una nuova edizione, e non senza importanti novità. Difatti, tra le sorprese dell’edizione di quest’anno – che si terrà sabato 17 dicembre alle ore 18.00 nella Sala delle Lupe – è doveroso sottolineare innanzitutto la presenza della cavalla Preziosa Penelope, entrata di diritto nella storia del Palio per il cappotto di quest’anno. Molto probabilmente, se il veterinario darà il via libera alla Contrada, sabato 17 alle ore 18.00 – nel Cortile del Podestà – alla presenza della cavalla sarà consegnato al Priore della Lupa Gabriele Gragnoli un ritratto dello straordinario animale, creato appositamente dall’artista francese Clet Abraham, e una scultura – sempre per Penelope – creata dallo scultore Alessandro Grazi. Ad omaggiare la cavalla per la sua straordinaria impresa, al gran galà parteciperà anche la Banda della Città del Palio, che suonerà motivi musicali d’eccezione per onorare l’impresa del cappotto. Dopodiché, terminati i festeggiamenti per Preziosa Penelope, nella Sala delle Lupe avrà luogo alle 18.30 la consegna del prestigioso “Premio Celli”, ai vincitori dell’edizione di quest’anno: Donatella Cinelli Colombini (soprannominata la “signora del Brunello” per ovvie ragioni) e l’ex campione di basket che ha avuto anche l’onere e l’onore di vestire la gloriosa maglia biancoverde della Mens Sana e quella biancorossa di Varese, Alfredo Barlucchi. 
Per la prima volta, a differenza delle passate edizioni, sarà consegnato un premio distinto ai due vincitori realizzato dall’artista Francesco del Casino in terracotta levigata: a Donatella Cinelli Colombini sarà consegnata una scultura che raffigura una signora con una vite d’uva, mentre per l’ex campione di basket un’opera che rappresenta proprio un giocatore di pallacanestro. Ma le sorprese non finiscono qui. Oltre ad omaggiare Preziosa Penelope e i due vincitori del “Premio Celli” per l’edizione di quest’anno, la cerimonia in Sala delle Lupe celebrerà anche la storia del Palio in sé per sé. Il noto giornalista ed esperto di Palio Maurizio Bianchini, insieme a Maria Pia Corbelli, ha avuto l’idea di far narrare a Cosima Spender (ex vincitrice del “Premio Celli”) e a Annalisa Brughi (anche lei ex vincitrice del premio in questione) due testi – scritti da Maurizio Bianchini – che racconteranno dettagliatamente tutti gli aneddoti e i dettagli più interessanti e caratteristici dei due veri ed unici cappotti (doppia vittoria con lo stesso fantino e lo stesso cavallo) che fino a questo momento si sono succeduti nella plurisecolare storia del Palio: quello del 1533 e quello di quest’anno. Infine, sarà riproposto in chiave critica, il celebre film Palio (1932) del grande regista italiano Alessandro Blasetti, che all’epoca destò enorme scandalo e malcontento a Siena, per il semplice fatto che il regista decise di ricostruire alcuni fatti peculiari dell’evento principe della città di Siena utilizzando il dialetto fiorentino invece che quello senese. Al momento della prima, nel lontano 1932, il malcontento fu talmente grande che il lungometraggio venne bandito in tutta la città. Ma sia Bianchini che Maria Pia Corbelli, hanno deciso di riproporre alcune sequenze del film durante la cerimonia, per il fatto che tra le scene che Blasetti tagliò nel montaggio finale, risiede proprio un’immagine cinematografica che rappresenta l’allora cavallo della Lupa con due tamburini della Contrada che lo preparano prima di entrare in Piazza del Campo. Tale immagine, inserita nel volantino pubblicitario, è utilizzata anche per connotare l’enorme legame che lega l’ideatrice del “Premio Celli” a Mario Celli, oltreché a denotare un altro ossequio che l’edizione del premio di quest’anno svolge nei confronti del grande giornalista scomparso. Enorme soddisfazione per l’assessora alle politiche sociali Anna Maria Ferretti, per l’enorme lavoro che la Corbelli ha svolto, e per l’enorme passione che in ogni edizione l’ideatrice mette in campo.
