Convocato, poi rinviato, poi riconvocato il cda della banca
SIENA. Contrariamente a quanto riferito da voci interne alla banca nella serata di ieri (8 dicembre), sembra che la Bce rifiuterà la proroga fino al 20 gennaio chiesta dalla banca. Pare che nella riunione del board della Banca Centrale Europea vi siano pareri discordanti e che la riunione di ieri sia stata aggiornata a stamane per ridiscutere il problema e riunificare i due fronti contrastanti. Se la Bce dovesse dire “no” alla proroga si aprirebbe uno scenario difficile per Mps e per l’intero settore bancario. Alcuni membri hanno insistito per respingere la richiesta in modo da costringere il governo ad agire subito. Secondo Reuters “Questo lascerebbe la Bce esposta all’accusa di star togliendo la spina all’istituto di credito, minando la credibilità del suo piano di salvataggio, e potenzialmente facendo scattare un deflusso dai depositi, secondo la fonte.”. Per altri memebri, Bce dovrebbe parlare col governo prima di prendere una decisione, consentendo così a Roma di avere un po’ di tempo in più “per approvare un decreto che autorizzi una ricapitalizzazione precauzionale per Mps e includa misure che aiutino le altre banche in difficoltà”.
Il cda di Banca Mps, previsto per oggi, è stato rinviato.
Mps ha chiesto alla Bce fino al 20 gennaio, rispetto alla scadenza del 31 dicembre, per tentare ancora un’operazione di mercato, messa in forse dalle dimissioni di Renzi. Ma le banche che devono decidere se sostenere l’aumento di capitale, guidate da JPMorgan e Mediobanca, si consultano di nuovo oggi dopo aver sospeso la decisione a inizio settimana. Gli investitori, incluso il Qatar Investment Authority che potrebbe partecipare con 1 miliardo, sono riluttanti a impegnarsi fino a che non sapranno che governo succederà a Renzi e se il rischio di elezioni anticipate è reale. Il governo dovrà trovare il modo di proteggere 40mila risparmiatori in possesso di subordinati Mps.
In questo frangente, il titolo Monte Paschi sospeso in Borsa dopo che da Francoforte sono trapelate notizie secondo cui la Bce avrebbe respinto la concessione di una proroga per l’operazione di ricapitalizzazione. Il titolo era arrivato in pochi minuti a perdere il 4,5%.
Aggiornamento delle 14 e 15
La Bce avrebbe respinto la richiesta avanzata da Mps di proroga al 20 gennaio della dead line per l’aumento di capitale da 5 mld. E’ quanto riferiscono fonti finanziarie. Ora i riflettori si spostano sull’intervento pubblico che potrebbe arrivare a breve. E questa mattina, al ministero dell’Economia, il ministro Pier Carlo Padoan ha incontrato l’ad della banca di Rocca Salimbeni, Marco Morelli, e il presidente, Alessandro Falciai. Il no della Banca Centrale rende a questo punto impraticabile la strada della ricapitalizzazione sul mercato.
Aggiornamento delle 17
Il cda della banca è stato nuovamente convocato per oggi.
All’uscita il presidente Falciai ha risposto “Sicuramente” a chi gli chiedeva se la banca verrà salvata. Falciai ha lasciato la sede milanese di Mps al termine del cda, che è stato aggiornato a domenica prossima. “Ci vediamo domenica”, ha aggiunto, sottolineando che “il cda è andato bene”.