SIENA. Mancano meno di 100 giorni all’inizio dell’Expo 2015 di Milano e il ministro dei Beni culturali Franceschini ha presentato il sito internet con le iniziative culturali che attraverseranno l’Italia nel periodo della manifestazione. Naturalmente il portale Verybello.it – appositamente studiato dal ministero – arriva fuori tempo massimo per interessare le agenzie turistiche internazionali che hanno approntato per il periodo una serie di tour che per l’Italia prevedono solo il passaggio a Milano e, in molti casi, una veloce puntata a Venezia (che è un caso a sé stante nel panorama turistico mondiale). E altrettanto naturalmente la grande assente dal portale delle manifestazioni è Siena.
I nostri politici amministratori, che a parole predicano che il futuro della città è nel turismo, nel cibo e nella qualità della vita, hanno speso tempo e denaro per l’inutile corsa verso la capitale della cultura con gli esiti che sappiamo, dimenticando l’obiettivo più vicino e più remunerativo dell’Expo per cui qui non ci sarà turismo collegato. Cosa c’è di Siena sul sito del ministero? I due Palii più il Bravìo di Montepulciano, Siena Jazz, una mostra già aperta a San Gimignano fino al prossimo 30 agosto. Tutte cose che ci sarebbero state a prescindere l’Expo. Impegnati a contestare la legge di riforma delle province, a seguire le risibili vicende calcistiche e baskettare, a lasciar chiudere il Santa Maria della Scala per poter assegnare d’urgenza il nuovo appalto a proprio piacere, l’ultimo pensiero è andato all’Expo di Milano. Quello della buonanotte.
Il rappresentante ufficiale della provincia di Siena sarà l’Associazione Tartufai Senesi di San Giovanni d’Asso, che ha partecipato e vinto un bando regionale, poi poco o niente altro. Ci sarà una piccola presenza di Qualivita, il cui direttore generale Rosati sarà coordinatore di un tavolo di lavoro. Una partecipazione prestigiosa per lui, di nessun rilievo per lo sviluppo turistico ed agroalimentare della provincia di Siena. Comune, Provincia, Camera di Commercio: zero iniziative. Per il sito Promosiena, autodefinitosi pomposamente “Per competere nel mondo” all’inizio di maggio non c’è l’Expo, ma un viaggio di presentazione del vino a Singapore e in Vietnam.
Mancanza di senso del ridicolo e necessità elettorali hanno mal consigliato il sindaco Valentini. Ha infatti dichiarato che nel mese di marzo, in piena campagna per il rinnovo dei vertici regionali, si terrà a Siena una tre giorni per “spiegare come la cultura enogastronomica del territorio senese possa rappresentare la Toscana in sede di Expo”. Chiaro per tutti che non ci sarà, in due mesi, il tempo per tradurre le chiacchiere in qualcosa di concreto, se nei due anni precedenti non s’è combinato un bel nulla. Ma la cassa di risonanza dei media locali farà ritenere al popolo che Siena sarà in forze all’Expo, e poi tutti a votare il nuovo presidente della Toscana Enrico Rossi. Valentini poi – nell’eterna indecisione se essere Maometto o la montagna – ha pensato di invitare le delegazioni, ben 174, dell’Expo a venire a vedersi il Palio. A parte il fatto che se vengono tutti tra Palazzo comunale e Palazzo Sansedoni non avrebbe abbastanza spazio per farglielo vedere, ma non gli è venuto in mente che quelli hanno da lavorare per far progredire casa loro?