SIENA. “Checché ne dicano gli intellettuali benpensanti, la storia è ciclica e si ripete sistematicamente. Sono passati 100 anni da quando, per la prima volta, lo Stato liberale manifestò tutte le sue debolezze, genuflettendosi ai poteri forti e prestando il fianco all’emergere del comunismo bolscevico, che minacciò la storia millenaria d’Europa e dell’Italia per imporre un’aberrante ideologia internazionalistica e massificante. A quel tempo i figli migliori dell’Italia di Vittorio Veneto raccolsero tutte le loro energie e salvarono la Patria.”, dichiara Alessandro Dolci, segretario di FN Siena.“Oggi è vero, viviamo in un altro quadro storico ed istituzionale, con una Costituzione che prevede (purtroppo) le manovre di palazzo cui abbiamo assistito in queste ultime settimane, tuttavia la sostanza del messaggio dei nemici dell’Italia e della civiltà europea non cambia: internazionalismo, sostituzione etnica, immigrazione, pensiero unico, consumismo, attacco alla identità nazionale, distruzione della famiglia e molto altro, sono ancora queste le parole d’ordine di quell’establishment mondialista che oggi benedice, dietro ai paraventi istituzionali e alle formulette burocratiche, il nuovo Governo PD/M5S che si appresta a presentarsi al Paese”.
“Anche se Salvini ha fatto il suo viaggetto in Israele per darsi un tono “politicamente corretto”, tuttavia questo inciucio di palazzo PD-M5S è preferito e caldeggiato dall’alta finanza e dai circoli mondialisti: piace alla Merkel, piace a Macron, quindi piace alla UE e al Fondo Monetario Internazionale, nonché a “mamma America”, di cui l’Italia, dal 1945 ad oggi, ricordiamolo, è una colonia economica e militare senza il cui avallo, da 75 anni ad oggi, non si è mai formato un Governo”.
“L’obiettivo – conclude Dolci – di questa alchimia PD/M5S, riedizione non meno sporca del Governo tecnico di Mario Monti (2011) se non altro perché pilotata a tavolino dai poteri forti, sarà quello di portare avanti l’agenda politica del capitalismo finanziario e multinazionale per continuare la svendita della sovranità nazionale (o di quel poco che ne rimane), la demolizione dello stato sociale e del lavoro”.
“Unica difesa? L’azione e La determinata reazione del popolo che Fn porterà ancora avanti al suo fianco”.