
Negli ultimi 3 anni il tema dei disservizi aerei ha occupato quotidianamente le cronache giornalistiche. Ritardi e cancellazioni si sono susseguiti a ritmi mai visti prima e hanno raggiunto nuovi record negativi. E, secondo i principali esperti del settore e addetti ai lavori, la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente in questo 2025.
Come risposta, l’Unione Europea ha deciso di apportare profonde modifiche al Regolamento CE 261/2004, che fin qui aveva regolato la disciplina dei risarcimenti per i passeggeri rimasti vittime di disservizi.
Modifiche attese da più di 10 anni e che devono ancora entrare in vigore, ma che promettono di rivoluzionare completamente l’iter risarcitorio. Vediamo in quale direzione e cosa potrebbe cambiare per i viaggiatori e per le compagnie.
Ritardi aerei: cosa cambia con le nuove regole europee
Fino a oggi, i passeggeri hanno avuto diritto a un rimborso per ritardo aereo di almeno 3 ore, che poteva arrivare fino a 600 euro a seconda della lunghezza del volo, come si legge sulle guide di AirHelp, società specializzata proprio in rimborsi e risarcimenti. È quanto previsto dal Regolamento europeo CE 261.
Tuttavia, con le nuove regole in discussione a livello europeo, la situazione potrebbe cambiare in modo significativo.
Le principali modifiche previste
1. Maggiore tolleranza nei ritardi
- Per i voli fino a 3.500 km, il risarcimento scatterebbe solo dopo 4 ore di ritardo
- Per i voli oltre i 3.500 km, servirebbero 6 ore di ritardo
2. Compensazioni ridotte
- Voli brevi e interni all’UE: massimo 300 euro
- Voli di lungo raggio: massimo 500 euro
3. Più eccezioni al diritto al rimborso
Tra le nuove “circostanze eccezionali” che esonererebbero le compagnie:
- Scioperi
- Malattie dell’equipaggio
- Guasti tecnici imprevisti
Le tutele che restano (e si rafforzano)
1. Assistenza più chiara e garantita
Le compagnie dovranno fornire:
- Cibo, bevande e alloggio
- Trasporto da/per l’alloggio
Se l’assistenza non viene garantita, il passeggero potrà chiedere un risarcimento.
2. Ritardi a bordo
- Dopo 3 ore di attesa in pista, scatterà il diritto a sbarcare
- Obbligo di assistenza minima
3. Tempi certi per reclami e risposte
- Il passeggero avrà 6 mesi per presentare reclamo
- La compagnia dovrà rispondere entro 14 giorni
Meno rimborsi, più regole
Le nuove disposizioni puntano a riequilibrare i diritti dei viaggiatori con le esigenze delle compagnie aeree, riducendo gli indennizzi, ma chiarendo tempi, obblighi e assistenza. Una riforma che, se approvata, cambierà il modo in cui i passeggeri europei affrontano i ritardi.
Addio al “no show”?
Le modifiche al Regolamento CE 261 non riguarderanno solo i risarcimenti per i disservizi, ma andranno a riguardare molti altri aspetti.
Il primo è la volontà di mettere un freno alla pratica del “no-show”, ovvero del divieto di usufruire del volo di ritorno (regolarmente pagato), se non viene usato il biglietto d’andata. Se l’imbarco verrà comunque negato, i passeggeri saranno risarciti.
Cosa cambia per le cancellazioni
Altra tematica particolarmente sensibile, alla luce dei numeri degli ultimi anni, è quella delle cancellazioni dei voli.
In primis, in caso di cancellazione, le compagnie saranno tenute a fornire in automatico il modulo per richiedere il rimborso, senza necessità di lunghi reclami.
Gli operatori di volo, inoltre, dovranno trovare alle vittime del disservizio un’alternativa nel minor tempo possibile, anche affidandosi ad altri vettori o ad altri mezzi di trasporto. Se entro 3 ore non dovesse arrivare la soluzione alternativa, i passeggeri potranno richiedere un rimborso di fino al 400% del costo originale del biglietto (seppur con un limite massimo di 500 euro).
Cosa cambia per le compagnie
Come si intuisce, se e quando entreranno in vigore le nuove normative, cambierà molto per le compagnie aeree.
I vettori avranno l’obbligo di migliorare la comunicazione con i propri passeggeri, informandoli in maniera puntuale sui loro diritti, sulle politiche di gestione di reclami e richieste e su ogni cambiamento di status del volo.
Se il volo in questione rischia di essere in ritardo, ad esempio, oppure se viene cancellato o viene spostato di gate, l’operatore di volo dovrà comunicarlo tempestivamente al passeggero, anche tramite mezzi come le app o la posta elettronica.
Per snellire le procedure e velocizzare gli imbarchi, infine, viene introdotta la facoltà di correggere gratuitamente l’ortografia del proprio nominativo sul biglietto fino a 2 giorni prima della partenza.
I prossimi passaggi burocratici
Come abbiamo appena visto, le modifiche normative proposte sono molto profonde e diversificate. Ma ancora non è certo se entreranno in vigore come appena elencato, quando lo faranno o se verranno ulteriormente corrette.
L’intesa è stata raggiunta all’interno del Consiglio Trasporti, ma il testo dovrà passare dall’esame del Parlamento Europeo, che avrà la facoltà di modificarlo o di approvarlo in via definitiva. Il voto parlamentare, dunque, sarà fondamentale anche per capire i tempi e le successive modalità di applicazione. L’orientamento politico attuale, però, sembra favorevole, anche se molte delle modifiche proposte e richieste a gran voce da anni, non sembrano andare nella direzione di aumentare le tutele per chi decide di muoversi in aereo.