"Il Mef è compromesso nel risiko bancario"

ROMA. Elisa Pirro, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Bilancio del Senato, in una nota sulla scia delle dichiarazioni del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, a margine di un’audizione al Copasir, afferma: “Non crediamo che per il ministro Giorgetti fare il finto tonto sul ruolo del governo nel risiko bancario sia di grande aiuto: oggi il ministro in Parlamento fa finta di cadere dal pero, osservando come tutte le principali offerte di acquisto in corso siano offerte di scambio, carta contro carta, ovvero senza soldi veri. Beh, Giorgetti si ricordi che questo risiko, nel quale il governo ha messo Mps a disposizione di alcuni finanzieri privati per scalare Mediobanca e Generali, si è sviluppato grazie agli enormi extraprofitti bancari, che l’esecutivo Meloni prima aveva promesso di tassare, per poi fare una penosa retromarcia. Forti di questi extraprofitti, le banche al momento cercano di mangiarsi le une con le altre, minimizzando gli esborsi, salvo poi utilizzare questa potenza di fuoco alla bisogna, per esempio per ritoccare al rialzo alcune offerte”.
“Giorgetti pensi a questo, lasci perdere le battutine e non venga a raccontare le balle del collocamento assolutamente trasparente del 15% di Mps, con procedura affidata a Banca Akros – prosegue Pirro -. I beneficiari della cessione sono stati solo quattro, tutti legati tra loro, tutti interessati agli stessi progetti finanziari e tutti autori di proposte di ‘acquisto fotocopia’, con un premio del 5% rispetto all’allora valore di borsa, comunque nettamente inferiore ai successivi prezzi di mercato. Infine Giorgetti non prenda per i fondelli gli italiani difendendo un risiko su cui sono piovuti 54 esposti alla Consob e un’inchiesta della procura di Milano. Abbiamo un Governo delle banche, della finanza, delle agenzie di rating e dei mercati. I diversivi di Giorgetti – conclude Pirro – non servono a distogliere l’attenzione da questa triste realtà”.