"È necessario superare la frammentazione burocratica delle competenze tra gli enti"

di Enzo Martinelli
SIENA. In un preoccupante contesto nazionale nel quale il Parlamento ha legiferato per contrastare l’abusiva occupazione di abitazioni, nelle terre di Siena -secondo quanto riferiscono alcuni consiglieri comunali di Palazzo Pubblico – sono vuoti 100 appartamenti di edilizia residenziale pubblica. Sono alloggi, lasciati liberi, che hanno necessità di lavori di manutenzione prima di poter assere di nuovo assegnati. La sicurezza pubblica e il calo demografico finora hanno tenuto lontano da Siena il fenomeno dell’abusivismo. Tuttavia in città il disagio abitativo è presente, come dimostrano le lunghe graduatorie di coloro che richiedono un alloggio popolare e anche la difficile gestione che le istituzioni hanno per dare un tetto agli immigrati più o meno regolari.
Nei giorni scorsi l’assessore Micaela Papi ha riferito che la Giunta Comunale investirà €.32.644,40 ad integrazione di €.97.934,00 stanziati dalla Fondazione Monte Paschi per effettuare lavori in 10 appartamenti che saranno così rimessi sul mercato. Dunque i lavori di sistemazione degli alloggi richiedono cifre abbordabili. E allora per gli altri 90 alloggi da aggiustare cosa si aspetta? Sicuramente è necessario superare la frammentazione burocratica delle competenze tra gli Enti interessati alle operazioni e cessare il gioco delle bandierine tra i diversi schieramenti politici per intestarsi i meriti dei lavori. Per fronteggiare l’emergenza residenziale e dare una boccata di ossigeno all’occupazione a seguito della perdita di 1200 posti di lavoro (segnalata dalla Cgil), occorrerà dunque conciliare alla svelta i programmi di Siena Casa, gli assestamenti del bilancio comunale, i sostegni finanziari della Regione Toscana, i rituali delle liturgie dei “bandini” della Fondazione MPS e rimettere a disposizione di coloro che hanno bisogno, con assoluta priorità, i 90 appartamenti vuoti. Lo richiedono la ragione, il buon senso ed il bene della vita comunitaria che da tempo non riesce a dare un tetto a quanti dormono in un garage pubblico. “Le scelte politiche “insieme” si verificano sui terreni della solidarietà, lontani dalla reciproca delegittimazione, con offerte politiche adeguate ai reali bisogni della società.