Bruno Carabellese delinea la figura di Fabio Chigi tra poesia, arte e cultura antiquaria

SIENA.. Giovedì 29 maggio alle 17.30 nella Sala degli Intronati in Palazzo Patrizi Alessandro Angelini presenterà il libro di Bruno Carabellese Sulla Via del papato. Fabio Chigi tra poesia, arte e cultura antiquaria (1599-1655). Il libro è stato pubblicato nel 2024 dall’Accademia Senese degli Intronati, grazie al contributo della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura.
Bruno Carabellese si è laureato nel 2018 presso l’Università degli Studi di Siena con una tesi sull’attività napoletana del pittore e ceroplasta Giovan Bernardino Azzolino (relatore: Alessandro Angelini); nel 2022 ha conseguito il diploma di specializzazione presso la Scuola Vaticana di Biblioteconomia; nel giugno 2023 ha discusso la sua tesi di dottorato (tutor: Roberto Bartalini), dedicata alla cultura e agli interessi per le arti di Fabio Chigi (papa Alessandro VII), presso l’Università di Firenze, nell’ambito del Progetto Pegaso (Università di Firenze, Pisa, Siena). Dal gennaio 2024 è borsista presso la Fondazione 1563. Ha collaborato al catalogo di alcune mostre tra Siena e Firenze: La collezione Piccolomini-Spannocchi, Siena 2021; Arte Senese: dal tardo Medioevo al Novecento, Siena 2022; Riviste. La cultura in Italia nel primo ‘900, Firenze 2023 ed ha pubblicato articoli su riviste scientifiche.
Il libro vuole colmare una lacuna negli studi chigiani, evidente per gli anni precedenti all’elezione al papato di Fabio Chigi. Il lavoro si è quindi concentrato sulla ricostruzione della cultura e della fisionomia intellettuale del Chigi, limitatamente al periodo precedente al pontificato, attraverso la documentazione, in gran parte inedita, rinvenuta presso il fondo Chigi della Biblioteca Apostolica Vaticana. Viene ricostruita la sua formazione, svoltasi nell’ambiente dello Studio senese e in stretto rapporto con i rappresentanti delle più moderne tendenze culturali della città. Particolare rilievo è stato dato alle lettere intercorse tra Fabio e suo zio Agostino, dalle quali emerge l’importanza di quest’ultimo personaggio come custode delle memorie familiari e vero promotore della nuova fase seicentesca del casato. Vengono presi in esame anche altri carteggi che testimoniano i complessi e vasti interessi intellettuali di Fabio Chigi, il Guardingo intronato.