Ne parliamo con Luigi Fabbrini addestratore e titolare de "l'Ombra del cane"
di Letizia Pini
SIENA. Le nuove regole “sociali” ci hanno investito in pieno e a risentirne sono anche loro, i nostri amici pelosi. Ma come vivono questo periodo? L’abbiamo chiesto ad un esperto del settore, Luigi Fabbrini, addestratore, educatore cinofilo e rieducatore cognitivo comportamentale.

Luigi Fabbrini
“Il cane è un animale da branco e avere tutto il suo branco riunito e sempre vicino è sicuramente la cosa più naturale del mondo; i nostri pets sono molto felici di averci vicino per così tanto tempo, e sicuramente vale lo stesso per noi. E’ anche vero che un cane ha bisogno di attività fisica. La quantità di attività fisica di cui necessita dipende dalla razza, ovviamente, ma tutti i cani hanno necessità di essere attivi e di non dormire tutto il giorno. Sicuramente il movimento è importantissimo, ma in questo periodo, a meno che non abbiamo un giardino e anche bello grande, questo tipo di attività deve essere limitata. Ci possono però essere tantissimi esercizi che possiamo svolgere con il nostro cane anche in poco spazio, come ad esempio la ricerca olfattiva.
Svolgere attività attraverso il fiuto potrebbe essere molto utile, possiamo nascondere dei buonissimi bocconcini in giro per casa, invitando il cane a giocare con noi e a trovare questi fantastici premi. Dieci minuti di ricerca olfattiva permettono di attivare il rilascio di endorfina, rendendo il cane più rilassato e sereno. Possiamo fare questo stesso gioco anche durante la passeggiata igienica, ci potremmo fermare qualche minuto tra l’erba e buttare dei croccantini a terra, inducendo quindi la ricerca olfattiva; più piccoli saranno i bocconcini e più grande lo spazio in cui li buttiamo più tempo impiegherà il cane a trovarli, andando a fare un movimento soddisfacente. Un altro bellissimo mondo da esplorare è il gioco di attivazione mentale, ovvero dei piccoli giochi “da tavolo”, per così dire, che possono essere fatti anche a casa senza la necessità di un giardino. Invito tutti a cercarne alcuni su internet per svilupparli direttamente a casa e giocare quindi con il cane in maniera alternativa”.
“Anche qui la razza incide pesantemente. Cani da lavoro soffriranno moltissimo questo periodo, rispetto ad un carlino o ad un bulldog francese, ad esempio. Ma l’aspetto credo più interessante possa essere derivante dalla costante presenza umana. Quando torneremo a svolgere una normale vita fuori casa, è probabile che si possano evolvere dei comportamenti derivanti da problemi da separazione”.
“Non c’è nessuna prova scientifica che il virus passi dal cane all’uomo, quindi questi abbandoni sono totalmente immotivati. Ricordiamo che l’abbandono è punito per legge e anche severamente. Purtroppo non riesco a dire molto in merito a questo argomento, per me è totalmente impensabile e difficilmente immaginabile il processo cognitivo che porta a questo epilogo, ma c’è chi abbandona solo per andare in vacanza…” .
e essere perfetta per un cane ma potrebbe creare dei comportamenti indesiderati in un altro. E’ sempre corretto sapere esattamente di che cane si sta parlando, di quali caratteristiche fisiche e caratteriali è dotato il proprietario per trovare il giusto equilibrio nella relazione tra uomo e cane anche in questi giorni così difficili per tutti”.






