di Filippo Tozzi
SIENA. Sei punti alla vittoria del campionato. La Robur Siena si presenta cosi al Buitoni di Sansepolcro per affrontare la sesta forza del campionato. “La preparazione è andata bene – ha dichiarato Massimo Morgia ai microfoni di Canale 3 Toscana – ho visto i ragazzi concentrati e volenterosi, non ci sono stati incidenti di percorso. Varutti è rientrato in gruppo”. Domenica i bianconeri affronteranno una squadra in grado di giocare con la testa sgombra. A cinque lunghezze dai playoff, i biturgensi vedono il finale di stagione con gli occhi dell’obiettivo salvezza di inizio anno. “Noi la testa sgombra non l’abbiamo mai avuta – ha dichiarato Morgia – Ma abbiamo un grande entusiasmo dettato da una maglia cosi gloriosa e dai tifosi sempre al seguito anche in trasferta. Anche domenica proseguiremo nel fare le fortune economiche degli avversari”. Sul campo, invece, la squadra di Mezzanotti dovrà fare a meno di Essoussi e Sorbini, mentre la Robur ripartirà dalla reazione dopo il gol di Giuliacci contro il Villabiagio. “Essoussi e Sorbini non saranno due assenze qualsiasi, perchè potrebbero fare differenza in qualunque squadra in questa serie – ha commentato Morgia – È un vantaggio per noi, è giusto dirlo. Domenica scorsa è successa una cosa eccezionale per chi ha la sensibilità per poterlo recepire. In una gara fondamentale, sapendo che il Poggibonsi stava vincendo, improvvisamente tutto l’ambiente, squadra e tifosi insieme, hanno cambiato marcia. La scintilla che aspettavo da un pezzo, un amore viscerale da parte di tutti. Spero vivamente che questo si ripeta domenica dal primo minuto. In palio ci sono altri tre punti fondamentali. Loro daranno il massimo. Nessuno ci ha mai regalato niente, e io non ho mai regalato niente a nessuno. Sarà una battaglia durissima, ma a prescindere dal risultato saremo consapevoli di aver fatto il nostro dovere”. Ieri l’incontro con Paolo Rossi. “È stata una bella chiacchierata – ha concluso il tecnico bianconero – Su alcuni aspetti ci troviamo d’accordo, su altri molto meno. Lavorando a Sky, tira acqua al suo mulino ed è normale. Dal mio punto di vista, i grandi network hanno penalizzato le piccole squadre, anche nei massimi campionati, figuriamoci nelle categorie minori. Seguono solo il grande calcio, se falliscono società minori come il Savoia, dove ho allenato, non importa a nessuno. Anche le TV di provincia che scimmiottano Sky non fanno il bene di questo sport”.
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