di Filippo Tozzi
SIENA. Le dichiarazioni dei protagonisti dalla sala stampa dell’Artemio Franchi.
CARBONI: “Mi preoccupa la mentalità”
“Partiamo dal presupposto che dire cose intelligenti dopo uan gara così non e facile. Alla mia presentazione ho parlato di equilibrio, di una squadra che adesso ha difficoltà ad esprimersi quando le cose non vanno bene. In queste due settimane abbiamo cercato alcuni equilibri. Quando tutto va bene dall’inizio, riusciamo a mascherare certi difetti. Oggi ci siamo smarriti, non siamo stati favoriti dagli episodi, ma non abbiamo giocato bene. Gara strana, gara storta, non cerco giustificazioni per nessuno e neppure per me stesso. In ogni caso, oggi parlare della partita non ha molto senso. Probabilmente difettiamo in personalità, ma questo non è un problema che viene da stasera. Voglio la disponibilità totale dei calciatori ad affrontare un campionato. È inutile puntare su elementi che si sentono di troppo o che vogliono cambiare aria. È meglio giocare con chi ha la testa giusta. Non è un gruppo omogeneo negli intenti, ma non lo era neppure quindici giorni fa, altrimenti non si cambia l’allenatore. Ciò che mi preoccupa è lo sfaldamento complessivo visto oggi. Quando entro negli spogliatoi e sento alcune scuse, allora non lo accetto. Voglio gente che mi guarda in faccia, consapevole di aver dato tutto in campo. La guerra va fatta con chi la vuole fare. Adesso nella sosta faremo il punto con la società. Quello che chiedo è equilibrio. Mi scuso per il risultato, ma adesso ci rimbocchiamo le maniche e lavoreremo. I ragazzi hanno diritto a sette giorni e mezzo di vacanza. Non faccio rientri anticipati, o ritiri punitivi. Quello che chiedo è la totale disponibilità a sposare la causa”.
MATERAZZI: “Ci metto la faccia. Il progetto prevede di salire in due-tre anni”
“Quando perdiamo quattro a zero in casa ci devo e ci voglio mettere la faccia. Gli avversari hanno giocato bene e hanno avuto tutto dalla loro parte a livello di episodi. I ragazzi di Lucarelli l’hanno interpretata nel modo giusto e con attenzione hanno sviluppato il loro piano. Siamo cresciuti nella ripresa, ma abbiamo preso un contropiede. Sono qui per scusarmi con tutti, tifosi, presidente e società. Quando si perde, si perde tutti insieme. Sento parlare di rivoluzione, di dubbi su cui sia da Siena o chi no. Al presidente dico che dobbiamo stare calmi. Non dimentichiamo che vogliamo dare tranquillità ai ragazzi. In due o tre anni vogliamo scalare la categoria. Questo è il progetto originario, poi è chiaro che il cuore ci vuole portare subito al piano di sopra. Ci vuole buonsenso nell’affrontare le difficoltà. Nei prossimi giorni ci troveremo per condividere le idee del mister. Questa squadra è di valore, nonostante quello che abbiamo visto oggi. Io e gli altri addetti ai lavori oggi ci mettiamo la faccia”.
LUCARELLI: “Merito ai miei, per la Robur giornata no”
“Il mio unico ricordo positivo a Siena era una doppietta con la maglia della Nazionale, poi avevo sempre preso bastonate. Abbiamo fatto una gara in cui abbiamo capitalizzato tutto. Non credevo di venire qui a vincere perché avevo visto in video che il Siena era l’unica squadra con un altro passo in questa categoria. L’unica che in questa divisione non c’entra niente. Ha gamba, ha qualità e giocate che in Lega Pro non si vedono. Per me era una gara proibitiva, ma abbiamo vinto con merito. Alcuni gol fatti dal Siena come quello di Mastronunzio a Pisa sono di categoria superiore. Essere venuti qui a imporre il nostro gioco è un merito dei ragazzi. Siamo giovani e ogni domenica è un’impresa. Aver vinto con questa autorità è un premio alla preparazione in settimana. Venivamo da otto risultati utili consecutivi, ma la Lega Pro è fatta in modo che sia difficile tenere i calciatori sulla corda. È molto facile cadere nella trappola di pensare di poter andare avanti in controllo dopo un filotto di gare. È naturale dare per scontate certe cose che scontate non sono. Sono nel calcio da trenta anni e se rigiochiamo questa gara, la vinciamo solo uan volta su dieci. Siamo soliti preparare un particolare che possa mettere in difficoltà l’avversario. Credevano che ci saremmo coperti, invece siamo venuti con le tre punte. Shekiladze è stato l’ago della bilancia tattica. Lo secondo anno con la Pistoiese ho sperimentato qualcosa di simile. Ogni squadra ha tre – quattro gare all’anno in cui non scende in campo. Oggi noi abbiamo giocate bene e approfittato di una giornata giornata storta del Siena. I cori di oggi contro di me? Mi sarei offeso del contrario. Abbiamo tolto tutto ai tifosi, non togliamo anche il campanilismo”.
PONTE: “Non è il momento di parlare di obiettivi”
“Non è il momento di parlare di obiettivi. Si deve stare calmi e non cadere in valutazioni precipitose. Oggi non siamo stati noi stessi. Abbiamo avuto una settimana così positiva da sottovalutare l’avversario. Due a zero dopo pochi minuti fa’ male a chiunque. Anche l’arbitro ha peggiorato la gara con l’espulsione. In questa sosta ci sarà il tempo per capire chi è da Siena e chi non lo è, dando una valutazione insieme al tecnico che ha avuto modo di valutare la rosa. Sono arrabbiato per come abbiamo giocato, o non giocato, oggi. Non ho parole per commentare. Devo ringraziare i tifosi che ci hanno supportato fino alla fine. Sono stato nello spogliatoio, ma domani c’è un rompete le righe e non posso vedere ogni singolo giocatore. Quando ci ritroveremo, faremo delle analisi con la direzione tecnica per capire come comportarci. Rivoluzione a gennaio? È un termine esagerato, abbiamo tanti ragazzi e dobbiamo scendere a ventidue, oltre a ringiovanire la rosa. Le capacità tecniche ci sono, a volte mancano le qualità mentali e di attitudine. Non basta l’esperienza per portare a casa i tre punti. La rosa era costruita per amalgamare esperienza e gioventù. Scelte fatte per creare equilibrio. Meritiamo altre prove prima di mettere in discussione il progetto estivo. Con i complimenti degli altri non andiamo da nessuna parte, ma oggi resta una giornata storta. Lo sponsor? Ogni trattativa che abbiamo in società per la cessione di quote è connessa con lo sponsor. Ci lavoriamo da mesi, ma ancora dobbiamo concludere. Sarò presente all’elezione del presidente di Lega, ho conosciuto i candidati. Credo che deciderò il giorno stesso perché le difficoltà sono comuni a tutti”.
TEMPESTI: “Siamo stati più cattivi del Siena”
“Venivamo da tre sconfitte e siamo stati più cattivi di loro. La abbiamo girata subito bene con il vantaggio e poi è stata tutta in discesa. In casa avevamo avuto problemi con una punta sola e in settimana abbiamo lavorato su quello che abbiamo mesi in campo oggi. Abbiamo creato molto e non capitalizzato molti contropiedi. Le parole del nostro presidente ci sono servite da stimolo. Contro la lucchese a livello caratteriale abbiamo fatto male. Siamo il Tuttocuoio e se non abbiamo cattiveria non andiamo lontano. Con il tecnico e la squadra abbiamo svoltato a livello mentale. Non abbiamo risolto il problema del gol fuori casa, ma oggi abbiamo creato molto. Una rondine non fa primavera e dobbiamo continuare a giocare cosi spavaldi. A livello personale sono felice perché mi mancava il gol e oggi ne ho fatti due. Ma soprattutto sono felice per la squadra. Avanti con questa cattiveria e possiamo mettere in difficoltà tante squadre”.
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