La Mens Sana potrebbe lasciar partire anche Moss...

di Umberto De Santis
SIENA. Non è stata la sconfitta interna contro Caserta a determinare l’ingaggio annunciato oggi pomeriggio di Igor Rakocevic, ma tanti segnali venuti dal più controverso pre-campionato dell’era Pianigiani. Iniziato con una squadra incompleta in estate, surrogata con giocatori che ora non si sono più, proseguita con l’arrivo dei titolari spremuti dall’Europeo, che li ha visti quasi tutti protagonisti, con l’evidenza dell’invecchiamento e degli acciacchi delle colonne portanti Stonerook e Kaukenas. Presentando il nuovo acquisto, il presidnte della Mens Sana Basket ha difeso l’analisi della situazione fatta in società, dalle difficoltà di inserimento di Andersen dopo due anni di NBA, al previsto periodo di appannamento in arrivo per Zisis. E verificando la non adattabilità di Summers “alla vita sportiva europea” che ne provocherà il taglio quasi sicuramente nei prossimi giorni. A meno che questa provocazione pubblica non sia uno stimolo al giocatore per reagire a una situazione negativa. Il presidente della Mens Sana Basket è arrivato rapidamente a questa scelta improvvisa con lo stesso decisionismo con cui aspettò nell’autunno scorso la guarigione di Malik Hairston, inaspettatamente volato in quel di Milano la scorsa estate. Inoltre sembra previsto anche il taglio di David Moss, abbastanza incolore in questo avvio di stagione con un apporto in attacco decisamente nullo, autore di comportamenti poco consoni allo stile della società, che non sono piaciuti in Viale Sclavo.
Il presidente ha confermato che non ci saranno extrabudget per l’ingaggio di Rakocevic, ed è previsto anche l’arrivo di una ala piccola. A naso, conoscendo le preferenze metodologiche di Simone Pianigiani, l’identikit perfetto sarebbe un certo Omar Thomas, ex Avellino MVP della serie A 2010-2011, atleta forte e già perfettamente rodato per il campionato italiano ed europeo. Se non fosse per una storiaccia di un passaporto sloveno falso, vicenda da cui potrebbe uscire nei prossimi giorni e ininfluente per il roster mensanino, in quanto giocherebbe come americano. Rakocevic, secondo il presidente, poteva già essere di Siena quando Kaukenas si trasferì a Madrid due stagioni fa, i contatti non si sono mai spenti nemmeno la scorsa estate, ed ora la situazione è quella giusta per inserire la guardia serba e accelerare la definizione di squadra della Mens Sana 2011-2012 che tenta un altro assalto al trono continentale. Dall’altra parte abbiamo incontrato un atleta decisamente felice della scelta di venire a Siena, e molto motivato verso l’Eurolega, che in una carriera eccellente piena di titoli e soddisfazioni personali (tre volte top scorer della manifestazione continentale e premiato col trofeo dedicata ad Alphonso Ford), è la vittoria mancante: “Siena è tra le 5-6 squadre che può vincere l’Eurolega, l’obiettivo che mi manca per chiudere la carriera felice: era questo che cercavo e che ho aspettato finora a casa mia a Belgrado. Il lookout NBA non ha favorito l’evolversi degli eventi, e l’alternativa a Siena poteva essere solo il ritorno al Tau. Entrare in corsa è una situazione nuova, ma in un sistema così e con grandi giocatori non sarà difficile inserirsi, come lo è stato a suo tempo con campioni come Prigioni e Scola”. Altrettanto grande è l’impressione che gli ha fatto Siena: “Come Vitoria, Siena è una small town che vive di basket con tifosi eccitanti. Avevo squadre che mi avrebbero offerto di più sul piano economico, ma erano meno competitive. Ho fatto una scelta squisitamente tecnica, abbiamo un obiettivo comune da raggiungere”.
Per la Mens Sana una addizione di esperienza e qualità, soprattutto in attacco. Nelle top 16 della scorsa Eurolega, all’andata (60-58 Efes) Rakocevic realizzò 17 punti, al ritorno a Siena (88-76 Mens Sana) addirittura 24! Finita la presentazione il giocatore serbo ha svolto l’allenamento con i suoi nuovi compagni di squadra, dimostrando che in questi ultimi mesi, allenandosi con la Stella Rossa di Belgrado, società dove aveva cominciato la carriera, si è mantenuto in forma, sicuramente meglio di come si presentò lo scorso gennaio l’altro serbo Marko Jaric. Probabilmente non vedremo più insieme in campo Mc Calebb e Zisis, visto che con Rakovic si infittisce ulteriormente la schiera della guardie “mangiapalloni” e la lista di buoni playmakers all’altezza dei due mensanini non è piena di grandi firme ed occorre preservarli. La stagione, che si preannuncia difficile e combattuta nonchè piena di stress, soprattutto fisico, ha consigliato Minucci e lo staff tecnico ad anticipare gli inserimenti di giocatori che di solito arrivano con gli infortuni invernali. Giovedì nuova prova del fuoco contro l’Olimpia Lubiana, vedremo se il coach Pianigiani vorrà vederlo subito all’opera.