Alla vigilia della Germania ha saputo che andrà in prestito per un anno

di Enrico Campana
SIENA. Voce di mercato sicura. Prima di andare in campo con la Germania Tony Maestranzi ha saputo già del suo passaggio a Roma. Dopo averlo acquistato dalla Sutor Montegranaro, Siena per prima cosa ha voluto coprirsi le spalle di fronte alle manovre dell’Olimpiacos per tentare di convincere Nikos Zisis a stracciare il contratto per un altro anno. La Mps ha bloccato l’iniziativa sul nascere facendo valere anche l’ottimo rapporto col giocatore che essendo diventato padre per la prima volta aveva espresso il desiderio di tornare in Grecia, ma anche ovviamente giocare da play titolare e non da cambio di mcCalebb. Zisis si poteva liberare pagando un buy out -dicono – di 250 mila euro, soluzione che alla fine non conveniva a nessuna della parti.
I tifosi senesi hanno commentato questa svolta con la loro lingua tagliente, “siamo contenti due volte, sia perchè rimane Zisis e per fortuna Maestranzi va da un’altra parte…”. Un’allusione salace riferita forse alla brutta partita di mercoledì con la Serbia, perchè debuttare in un europeo per un americano giocando 15 minuti e senza segnare un punto è un evento raro, anche se il play di Chicago è in buona compagnia. Chiedere a Dontaye Draper, il moro Usa che aveva statistiche spettacolose in Eurocup lo scorso anno. Naturalizzato dai croati non ha segnato un canestro e dopo 13 minuti è stato tolto dal quintetto titolare e il coach, vedendo i finlandesi farsi pericolosi, non si è più fidato a dargli la squadra in mano.
Con l’arrivo di Maestranzi, Roma ha trovato una situazione tecnica e anche promozionale adeguata per rimpiazzare il trasferimento di Giachetti a Milano, anche se si tratta di un prestito (probabilmente annuale). Chiaramente Siena lo considera come italiano, il giocatore del dopo-Carraretto, che l’anno prossimo compirà 35 anni. Antonio Giovanni “Anthony” Maestranzi ribattezzato simpaticamente “TinyTony” per il suo metro e 78, uno dei più piccoli giocatori dell’Europeo, è nato a Chicago e ha frequentato la Northern Illinois. Dopo l’esperienza con gli Huskies (3 stagioni, 8,0, 2 rimbalzi per gara e dicono passando da 14 a 30 minuti…), è arrivato in Italia 5 anni fa su invito della Viola Reggio Calabria, vera calamita di tanti giocatori d’oltreoceano, dagli argentini e Benjamin Eze e poi Maestranzi. Quando la Viola ha scelto il ridimensionato ha accettato le offerte dell’Aurora Jesi con la quale ha giocato due campionati di Lega Due, e nell’ultima si è fatto notare con 15 punti di media, 3 assist e il 95% dalla lunetta. E’ arrivato in A-1 con Montegranaro segnando 10,4 punti e il 45% da 3 la lprima stagione, poi il punteggio si è quasi dimezzato e la percentuale da 3 è calata (6,2 punti e il 35,7%) in una stagione difficile per gli infortuni. Ma per la cronaca è stato più preciso nel tiro da sotto (46,7%) e più produttivo negli assist (da 1,8 a 2,1). Terminati gli europei andrà a Roma per le visite mediche e mettersi a
disposizione di Lino Lardo.
SIENA. Voce di mercato sicura. Prima di andare in campo con la Germania Tony Maestranzi ha saputo già del suo passaggio a Roma. Dopo averlo acquistato dalla Sutor Montegranaro, Siena per prima cosa ha voluto coprirsi le spalle di fronte alle manovre dell’Olimpiacos per tentare di convincere Nikos Zisis a stracciare il contratto per un altro anno. La Mps ha bloccato l’iniziativa sul nascere facendo valere anche l’ottimo rapporto col giocatore che essendo diventato padre per la prima volta aveva espresso il desiderio di tornare in Grecia, ma anche ovviamente giocare da play titolare e non da cambio di mcCalebb. Zisis si poteva liberare pagando un buy out -dicono – di 250 mila euro, soluzione che alla fine non conveniva a nessuna della parti.
I tifosi senesi hanno commentato questa svolta con la loro lingua tagliente, “siamo contenti due volte, sia perchè rimane Zisis e per fortuna Maestranzi va da un’altra parte…”. Un’allusione salace riferita forse alla brutta partita di mercoledì con la Serbia, perchè debuttare in un europeo per un americano giocando 15 minuti e senza segnare un punto è un evento raro, anche se il play di Chicago è in buona compagnia. Chiedere a Dontaye Draper, il moro Usa che aveva statistiche spettacolose in Eurocup lo scorso anno. Naturalizzato dai croati non ha segnato un canestro e dopo 13 minuti è stato tolto dal quintetto titolare e il coach, vedendo i finlandesi farsi pericolosi, non si è più fidato a dargli la squadra in mano.
Con l’arrivo di Maestranzi, Roma ha trovato una situazione tecnica e anche promozionale adeguata per rimpiazzare il trasferimento di Giachetti a Milano, anche se si tratta di un prestito (probabilmente annuale). Chiaramente Siena lo considera come italiano, il giocatore del dopo-Carraretto, che l’anno prossimo compirà 35 anni. Antonio Giovanni “Anthony” Maestranzi ribattezzato simpaticamente “TinyTony” per il suo metro e 78, uno dei più piccoli giocatori dell’Europeo, è nato a Chicago e ha frequentato la Northern Illinois. Dopo l’esperienza con gli Huskies (3 stagioni, 8,0, 2 rimbalzi per gara e dicono passando da 14 a 30 minuti…), è arrivato in Italia 5 anni fa su invito della Viola Reggio Calabria, vera calamita di tanti giocatori d’oltreoceano, dagli argentini e Benjamin Eze e poi Maestranzi. Quando la Viola ha scelto il ridimensionato ha accettato le offerte dell’Aurora Jesi con la quale ha giocato due campionati di Lega Due, e nell’ultima si è fatto notare con 15 punti di media, 3 assist e il 95% dalla lunetta. E’ arrivato in A-1 con Montegranaro segnando 10,4 punti e il 45% da 3 la lprima stagione, poi il punteggio si è quasi dimezzato e la percentuale da 3 è calata (6,2 punti e il 35,7%) in una stagione difficile per gli infortuni. Ma per la cronaca è stato più preciso nel tiro da sotto (46,7%) e più produttivo negli assist (da 1,8 a 2,1). Terminati gli europei andrà a Roma per le visite mediche e mettersi a
disposizione di Lino Lardo.