Siena può chiudere stasera, ma Roma le proverà tutte

di Umberto De Santis
SIENA. Come e peggio che nel 2008, Claudio Toti non ha incassato la solidarietà di nessuno per le lamentele sull’arbitraggio e per gli incidenti che l’hanno visto protagonista in tribuna durante gara4 delle finali playoff. Anzi dalla Fip è arrivata una squalifica fino al 15 luglio, diventata dopo il ricorso fino al 2 luglio. Su youtube sono stati caricati video ripresi col telefonino che non gli fanno onore e raccontano una storia leggermente diversa, e uno spettatore eccellente come Piero Franceschini ha scritto una lettera pubblicata dal sito della Mens Sana Basket che descrive un Toti “attaccabrighe” piuttosto che vittima del pubblico di casa. Qualcuno potrebbe insinuare che anche i rapporti non facili tra la sua azienda Lamaro e la banca MPS, sponsor dei senesi, potrebbero incidere nell’umore del presidente della Virtus Roma, ma si sa il mondo è sempre un po’ più complesso da decifrare di quanto ci possa apparire a colpo d’occhio.
Marco Calvani non ha smaltito la delusione per l’esito di gara4, pur conscio che stasera non c’è altro risultato possibile per la sua squadra oltre la vittoria, e prosegue con il leit-motiv della contestazione: «Abbiamo fatto due buone partite, dimostrando sempre di saper essere competitivi anche su un campo difficile come quello di Siena. Certo, diciamo che la gestione degli ultimi minuti per quel che ci riguarda sarebbe dovuta essere diversa: magari dovevamo essere 10 punti avanti, sperando che quello potesse essere sufficiente. Onestamente la sensazione è che c’è stata una valutazione diversa dei contatti dell’ultimo quarto. Quando si arriva a fine gara con una squadra che deve recuperare e che mette logicamente in campo una difesa arcigna, vederla al 37’ con zero falli di squadra e successivamente raggiungere il bonus solo a 30 secondi dal termine mi fa venire qualche perplessità. Fatti questi che sono stati suffragati poi dal video della partita. Ma di questo si deve occupare la società, a me sta il fatto di allenare e pensare a vincere gara 5. E proprio ai nostri tifosi, dopo questa gara 5, mi piacerebbe dare appuntamento a Siena in gara 6».
Ieri nel primo pomeriggio la Montepaschi ha effettuato un allenamento al PalaEstra per poi partire alla volta della capitale. Ambiente tranquillo e nessuna voce in campo ad aizzare ulteriori polemiche. Eppure le statistiche usate da Calvani potrebbero aiutare a respingere al mittente certe insinuazioni. In gara4 quel presunto “trattamento di favore” riscontrato nell’ultimo quarto verso la Mens Sana è stato tenuto dagli arbitri nel secondo in favore dei romani. Solo 4 falli nel periodo, il primo fischiato a D’Ercole dopo 7’. L’ultimo, quello del bonus, chiamato a Jones nei secondi finali. Casualità che derivano dal comportamento dei giocatori in campo e dalle valutazioni dei giudici, ma che hanno lo stesso valore ai fini del risultato. Solo che nel secondo periodo Datome e compagni non hanno saputo approfittare della fortuna ricevuta e hanno perso il parziale 19-18, mentre la Montepaschi ha vinto l’ultimo 21-12.
Sembra che il giudizio tecnico sull’arbitraggio di gara4 da parte dell’organo federale non sia stato positivo, come non era piaciuto nemmeno a noi. Occorrerà grande presenza in palazzetto caldissimo, con un pubblico che cercherà di spingere oltre l’ostacolo l’Acea. Una squadra tostissima come già visto in questi playoff, che ha superato quarti e semifinali in sette partite e andando a vincere a Cantù in una gara come quella di stasera: spalle al muro, dentro o fuori. Arbitreranno l’incontro i signori Guerrino Cerebuch (Trieste), Carmelo Paternicò (Piazza Armerina), Paolo Taurino (Vignola). Diretta televisiva Raisport1, ore 20:30.
Continua in ascesa il successo televisivo della pallacanestro italiana: Lega basket, infatti, comunica il nuovo record di ascolti per la telecronaca di gara4 di finale tra Montepaschi Siena e Acea Roma trasmessa su Rai Sport1: l’audience media ha toccato quota 416.912 spettatori con 1,69% di share e 1.329.919 contatti netti. Forse un aiuto è venuto dall’intensità della serie che non è dall’esito scontato, forse è venuto dalla scelta di un orario migliore dal punto di vista televisivo. Comunque vada, i playoff al meglio delle sette partite sono stati una scelta vincente.