Due partite molto intense, con Milano e Pesaro piegate solo negli ultimi secondi da Siena e Cantù
MENS SANA SIENA – EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 67 – 65
(21-12, 34-32, 47-45)
MENS SANA SIENA: McCalebb 16, Zisis 1, Andersen 25, Carraretto, Thornton 4, Lavrinovic 9, Ress, Michelori, Lechthaler, Stonerook 2, Aradori 2, Moss 8. All: Pianigiani
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Giachetti, Mancinelli, Hairston 13, Fotsis 15, Cook 6, Nicholas 3, Rocca 11, Filloy, Bourousis, Melli 5, Bremer 3, Gentile 8. All: Scariolo
di Umberto De Santis
TORINO. Scariolo recupera Mancinelli, Pianigiani sacrifica al turnover Rakocevic. Gara che va al di là della qualificazione alla finale di Coppa Italia, è uno scontro che dovrebbe dimostrare l’avvicinamento dei milanesi alla corazzzata Siena che imperversa da troppo tempo indisturbata sulla scena del basket italiano. Andersen approfitta del lavoro di Thornton e apre le marcature. 6-3 dopo 4’ con 1/9 di Milano al tiro con la tripla di Hairston. Replica immediata di Moss, sempre da tre. Dopo 7’ l’entrata a canestro di McCalebb costringe Scariolo al timeout per cercare soluzioni per un attacco sterile (14-7) e a ruotare giocatori. McCalebb da tre fa 19-7 a due minuti dal termine, Drew nel’ultimo minuto tenta di accorciare con la bomba, ma l’ultimo canestro è di Andersen (11p)per un risultato di 21-12. Con 5/18 al tiro Milano non approfitta dei 7 rimbalzi offensivi.
Stonerook schiaccia contro la zona di Scariolo, la Montepaschi dilaga strabordante fisicamente con Lavrinovic per qualche minuto. Gentile chiude il 9-0 parziale con una tripla al 16’ 30-15, poi aggiunge 4 punti mentre Siena stecca al tiro, perdendo nelle rotazioni freschezza anche in difesa. Hairston brucia Thornton e porta la gara sul 30-24.
Andersen chiude la rimonta milanese, ma è ancora l’ex senese (11p all’intervallo) a riportare Milano sul -5. Melli mette la bomba del -2 a un minuto dalla fine del secondo quarto, e così rimane il punteggio 34-32, in un festival di palle perse. L’EA7 ha 9 tentativi al tiro e 10 rimbalzi in più della Mens Sana. Si riprende con l’assist di Stonerook per Andersen. Scariolo ha Fotsis 5 e Melli 4 in difesa, con Bouorousis in panca. Al 23’ è 38-34. Cook fa -1 con la tripla. Esce Melli e Moss segna di bomba. 45-43 a un minuto dalla fine, senza che una delle due squadre riesca a prevalere. Due liberi di Aradori efficace in difesa, ma sterile in attacco. Rocca dalla lunetta accorcia, e Zisis all’ultimo secondo sbaglia incredibilmente una entrata abbastanza facile: 47-45.
Dopo due minuti dell’ultimo periodo Rocca pareggia 49-49 e, a seguire, la tripla di Fotsis segna il sorpasso milanese. Rientra Andersen insieme a Lavrinovic, McCalebb, Zisis e Moss: Siena torna avanti al 35’. Timeout: Scariolo si lamenta con i suoi per aver rimesso in partita McCalebb e il play lo conferma 60-56. Rocca fa due+uno e riporta Milano a -1.
Bremer mette i suoi primi punti per il nuovo sorpasso milanese 60-62, Lavrinovic in lunetta pareggia a 53 secondi dalla fine, con Fotsis a un passo da prendere un tecnico. Lunga azione dell’Armani, ma Bremer perde palla da solo. Bo McCalebb mette la quinta e vola a canestro: 64-62 con 19″40 da giocare.
L’errore al tiro da tre di Bremer manda in lunetta Moss che non trema: 66-62. Ma Cook con due secondi ancora sul cronometro mette la bomba della disperazione 66-65. Dalla rimessa esce il fallo su Zisis, che segna il primo, sbaglia volontariamente il secondo, così che il rimbalzo disperato di Hairston non produce che un lancio velleitario verso il canestro senese, già fuori tempo massimo. La Mens Sana va così in finale, vincendo 67-65, con Milano che esce a testa alta, mai veramente dominata.
Forse le distanze si sono accorciate in chiave scudetto: il rientro di Hairston e la regia di Bremer danno una sostanza diversa al gioco dell’Olimpia. Ma la Coppa Italia vedrà ancora una volta la Montepaschi all’ultimo atto per la difesa del titolo. Dalle parole di Pianigiani e Andersen sembra di capire che gli eroi sono un pù stanchi, sicuramente non hanno però alcuna voglia di mollare la presa.
A seguire si è svolto il match tra Scavolini Siviglia Pesaro e Bennet Cantù. I brianzoli hanno sempre condotto le danze, arrivando anche a un vantaggio importante in doppia cifra sospinti dai punti di Shermadini e Markoishvili. Sul finale, però il forcing della Scavolini, sotto 44-55 alla fine del terzo quarto, con Hackett e Jones veramente indomabili, ricuciva il distacco fino al -2. 59-61, ad appena 2 minuti dalla fine. Basile metteva allora l’unica tripla realizzata della sua gara, Hickman e Jones riportavano ancora a -2 il punteggio, 64-66, quando due antisportivi consecutivi fischiati a White e Hackett (quest’ultimo abbastanza discutibile) con una manciata di secondi sul cronometro consegnavano la gara alla Bennet col punteggio di 64-71. Così il team guidato da Trinchieri domani pomeriggio alle 17 si giocherà la Coppa Italia contro la Montepaschi Siena.
