Roma più vivace ma non basta contro l'organizzazione di Siena
ACEA ROMA: Goss 13, Jones 13, Reali ne, Tonolli ne, Righetti, D’Ercole, Hosley 13, Mayo 3, Baron 4, Moraschini 2, Mbakwe 19, Kanacevic 2. All. Dalmonte
MONTEPASCHI SIENA: Viggiano 5, Hunter 8, Cournooh ne, Haynes 12, Carter 5, Janning 11, Ress 8, Ortner 2, Nelson 12, Udom ne, Batori ne, Green 15. All. Crespi
di Umberto De Santis
SIENA. Non basta all’Acea Roma tornare a “casa” dopo oltre 1000 giorni, né l’impressionante 19p + 18r di Trevor Mbakwe; per gara 3 della semifinale play-off Claudio Toti ha riaperto le porte del Pala Lottomatica dopo oltre tre anni di assenza, che avevano portato al trasloco in quel del Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano, ma siena continua a essere la bestia nera della formazione capitolina. La Mens Sana domina nettamente il secondo tempo e si porta 3-0 nella serie e quindi ad un passo dalla finale scudetto.
La squadra di Dalmonte inizia bene guidata da un Hosley che appare finalmente ritrovato dopo le due gare assolutamente in ombra giocate a Siena, ma l’allenatore dei romani può tirare un sospiro di sollievo soprattutto per il recupero di Goss che, assente in gara2, parte addirittura titolare. La partita è ovviamente combattuta, con la Montepaschi che non consente ai padroni di casa di scappare nonostante il 13-8 al 7°, impattando sul 14-14 con le triple di Viggiano e Nelson, con quest’ultimo che segna anche i due tiri liberi che chiudono il quarto: 16-14 in favore degli uomini di Crespi.
La seconda frazione vede la Virtus in difficoltà: nonostante le molteplici occasioni create con Hosley e Mbakwe, sono Viggiano ed Hunter che portano Siena sul +4 a metà frazione: 18-22. Roma però reagisce subito, sostenuta dagli oltre 5000 tifosi accorsi al Pala Lottomatica, Hosley realizza ancora ma è Goss a far esplodere il Palazzo con una tripla dai 7 metri che regala il nuovo vantaggio ai suoi: 25-24. Si segna comunque pochissimo ambo le parti, con la Virtus che negli ultimi tre minuti del primo tempo va a canestro solo con Jones, mentre i toscani rispondono con 4 punti consecutivi di Hunter che mandano tutti al riposo sul 28-27 ancora in favore della Montepaschi Siena.
La Virtus rientra decisa, con 5 punti consecutivi di Hosley e una tripla di Jones che, intervallati da quella di Ress, riportano Roma in vantaggio: 35-31. L’Acea non riesce però a concretizzare un break importante; Siena non molla, chiude le maglie in difesa, costringendo i capitolini a commettere tanti errori al tiro, e dopo il canestro di Mbakwe (39-38), la Virtus praticamente si blocca e salta. Così la Montepaschi con Janning, Ress e Green piazza lo 0-11 che regala quindi la doppia cifra di vantaggio agli uomini di Crespi al 28°: 39-49. I liberi di Kanacevic ridanno ossigeno ai romani, ma Siena non teme nulla e Janning sale in cattedra con altre due triple senza errori, l’ultima delle quali al fil di sirena: +16, 41-57.
La squadra di Dalmonte è alle corde e fa l’unica cosa che deve: rischiare. Baron va a referto con due liberi, poi è Mayo a restituire fiducia a tutto l’ambiente con una tripla che vale il -11 al 32°: 46-57. Capitan Goss dimezza lo svantaggio con la seconda tripla consecutiva della Virtus; Crespi chiama subito un minuto di sospensione sul 57-49, da cui la sua squadra esce nel migliore dei modi con un gioco da tre punti di Nelson e con un canestro dal pitturato di Hunter che toglie un po’ di paura ai senesi: 49-62 al 33°. La Mens Sana mantiene poi a lungo il vantaggio in doppia cifra, l’Acea ce la mette tutta ma non ha frecce all’arco per dominare contro la zona senese con carter in punta: Green realizza il +13 a metà quarto: 51-64. Goss è l’ultimo a mollare con un’altra tripla che riaccende un po’ le speranze dei capitolini (56-66), ma non c’è più niente da fare, nemmeno pressando negll’ultimo minuto, ad ogni colpo della Virtus c’è sempre Erick Green a rispondere, poi la guardia di Virginia Tech chiude i conti a 140’’ dalla sirena finale con una tripla che vale il +13 (58-71), Il match va quindi in archivio sul 78-69 in favore della Montepaschi Siena. Venerdì di nuovo appuntamento al PalaLottomatica. Roma per riacciuffare la serie per i capelli, Siena per chiudere ogni discorso e regalarsi l’ottava finale scudetto consecutiva.