Una brutta Mens Sana non riesce a ribaltare il trend negativo

BESIKTAS JK ISTANBUL – MONTEPASCHI SIENA 72-70 (18-16, 35-35, 48-53)
BESIKTAS JK ISTANBUL: Guler, Akin 5, Acik 17, Vidmar 7, Falker, Cetin 14, Markota 3, Christopher 3, Minard 14, Hersek , Nalga 8, Ozer 1. All: Erman Kunter
MONTEPASCHI SIENA: Brown 19, Eze 8, Carraretto, Rasic, Kangur 9, Sanikidze 2, Ress 2, Ortner 6, Lechtahaler, Janning 3, Hackett 5, Moss 16. All: Luca Banchi
di Umberto De Santis – foto di Augusto Mattioli
ISTANBUL. La Mens Sana non è una squadra di campioni, è un delicato meccanismo che ha convinto e dominato per una bella fetta di stagione, ma appena il meccanismo si è inceppato si è tornati agli stenti di inizio stagione, quella del trittico perdente Berlino-Malaga-Maccabi. Tutto qui, la spiegazione è semplice ma non semplicistica e lo svolgimento dell’incontro in Turchia è paradigmatico. Quindi andiamo in campo: la partita è difficile, la tensione dei bianco verdi si affetta con il coltello nel silenzio del grande palazzetto mentre i padroni di casa sembrano rassegnati a fare la vittima sacrificale. Si gioca perciò al piccolo trotto, con gli arbitri che fischiano pochissimo e medie al tiro da oratorio. In apertura, Vidmar schiaccia per il 2-0 Besiktas, ma pur soffrendo il lungo sloveno, la difesa senese si compatta e risponde con Bobby Brown abbastanza ispirato. Il sostanziale equilibrio nel quarto viene alterato solo nel finale dal panchinaro Acik 18-16 giocatore da appena 11’ di media nelle sette apparizioni in top 16, mai in doppia cifra quest’anno.
Il copione non varia nel secondo quarto, la Montepaschi come suo solito regge con i recuperi e crolla nei rimbalzi, ma non riesce a mettere distanza fra se e la squadra turca, complice la cattiva prestazione nei fondamentali in cui era stata proclamata regina d’Europa: tiri liberi (12/19, 63%) e tiri da tre punti (6/24, 25%). Il Besiktas ringrazia e tiene campo con Cetin e Nalga che all’andata in due segnarono appena un canestro. Solo due lay up consecutivi di Eze e Kangur impediscono al team di Kunter di andare al riposo avanti nel punteggio (35-35).
Il Besiktas rientra in campo per continuare a sfruttare la maggior prestanza fisica, che Brown non sopporta facendosi fischiare un tecnico dopo una tripla di Moss. L’effetto che ne sortisce è che gli arbitri si mettono a fischiare di tutto e la Montepaschi infila il parziale di 0-6 che al 25’ vale il 39-46. Ma stasera è la gara di Acik che spinge i suoi a ricucire lo strappo, con un break di 5-0 (44-46). Banchi giustamente chiama timeout e chiede più concentrazione ai suoi che riallungano a +5 anche grazie alla famosa imprecisione dalla lunetta dei turchi (9/18, 50% totale), mentre i due liberi di Eze tengono il vantaggio senese (48-53).
La Mens Sana si avvia all’ultimo periodo con buona convinzione e tenta diverse volte il colpo del ko, sempre ripresa da un Acik scatenato che può contare su Nalga e la costanza dell’ultimo arrivato Ricky Minard. Gli errori degli ospiti si riflettono nei tanti tiri appannati che si infrangono sul primo ferro. Così al 35’ siamo ancora pari 59-59. Banchi gioca l’Hackettime però Daniel si ferma a tre liberi, seppur supportato da un eccellente David Moss che firma la tripla dell’ultimo allungo 61-66 con 3’06” sul cronometro. Due cambi azzeccati per Kunter, due triple sanguinose per Cetin e Markota, e il Besiktas si porta inopinatamente in vantaggio (67-66) in un minuto. Kangur dà l’ultimo vantaggio a Siena 68-70, la palla persa da Markota e il fallo di Minard su Brown sembrano comunque lanciare la Montepaschi verso la vittoria. Ma Bobby è veramente stanco e fallisce clamorosamente i due liberi. Kunter ha l’intuizione di far uscire Vidmar per correre; Banchi risponde con Sanikidze che si fa beffare da Acik che segna quattro punti in fila per il 72-70. Nel mezzo un errore al tiro di Kangur. Timeout Siena con 1 misero secondo per tirare. Brown ci prova dall’angolo scagliando un tiro al volo: la palla balla sul ferro prima di uscire e, probabilmente, far uscire la Montepaschi dal prosieguo dell’avventura in Euroleague. Perché, mentre si fanno i conti con le due partite da vincere assolutamente contro Barcellona e Caja Laboral, arriva la notizia che il Maccabi ha sbancato il Pireo. Ormai è notte fonda sul Bosforo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA