Il mandato è breve, fino alla scadenza olimpica

di Enrico Campana
SIENA. La sua candidatura è piaciuta a tutto l’arco costituzionale, e dopo la disavventura nel quale è incorso il precedente presidente, accusato di aver incassato tangenti come funzionario pubblico in un comune ligure, gli oltre 200 club della Lega Nazionale Pallacanestro eleggeranno sabato a Bologna Fabio Bruttini, col compito di dare a questo campionato, il nocciolo duro della pallacanestro, l’importanza strategica che merita nell’ambito del rilancio delbasket italiano. Il mandato è breve, fino alla scadenza olimpica, ma è intenzione generale fin d’ora di andare con Bruttini presidente per i prossimi 5 anni.
E’ la prima volta che un senese diventa presidente di una delle massime istituzioni del basket. Anche la Lombardia notoriamente pronta a far valere la sua maggioranza numerica non ha battuto ciglio, e tutti hanno concordato che non ci fosse in circolazione un presidente più degno dell’ex-giocatore della Mens Sana, che ha portato avanti un discorso di famiglia senza precedenti nella storia della gloriosa polisportiva. Il padre fu il presidente della Mens Sana che inaugurò il palazzo dello sport, scegliendo personalmente il parquet, e mise la propria firma nell’atto costitutivo della prima finanziaria che oggi è passata a gestire un bilancio vicino ai 20 milioni di euro.
Fabio Bruttini ha raccolto l’eredità della Virtus di Don Perucatti, il famoso sacerdote-coach-matematico, riuscendo a coagulare la passione di un gruppo di soci, legati a una storia unica nel panorama del basket, e a creare una scuola. La Virtus è stata la prima società a costruirsi un palazzetto. La Virtus ha portato almeno 30 giocatori alle nazionali giovanili, fra i quali anche il figlio di Fabio Bruttini, Davide, ex azzurro e oggi uno dei migliori italiani di Lega Due. La Virtus ha lanciato gioielli del basket come Matteo Imbrò e Amedeo Tessitori, è arrivata alla promozione in A-2 senza però poterla onorare per problemi di budget, ha vinto due Coppe Italia dilettanti e certamente la figura di Bruttini presidente di Lnp ha preso nuovo slancio, quando alla vigilia di questo campionato – pur perdendo Matteo Imbrò che avrebbe voluto restare a Siena in A dilettanti ma è stato destinato dalla nuova società alla B dilettanti (sic) – ha deciso di varare una squadra-baby per far capire che fortunatamente c’è un rovescio della medaglia dietro all’opacità del basket passaportato ed esterofilo e della superbia. E quindi questo riconoscimento è legittimo, a patto che sappia fare chiarezza, tagli i ponti col passato e non accetti le logiche da retrobottega ma imprenditoriali, e cioè operi nella sua sfera abituale che lo vede al comando di una azienda di legname.
“Preferirei non parlare adesso, aspettiamo che venga eletto”, ha detto questo anti-personaggio, che non ha bisogno di un apparato mediatico e di andare sui giornali per dare un senso lato alla sua missione e una speranza a molti club di costruirsi un solido futuro sui giovani, e preferisce dare voce alla negletta politica di vivaio. Grazie alla scuola basket dove si staglia la figura di un coach come Umberto Vezzosi, che ogni anno provvede a una miracolosa pesca in tutta Italia. Oltre 100 ragazzi questa estate hanno chiesto di poter provare per la Virtus, anche questo è uno scudetto.
Fabio Bruttini è candidato unico con una lista che prevede 3 consiglieri per ciascun campionato dilettanti, e cioè: Modolo, Trovato e Verza (A), Condello, Fusco, Parietti, Quinto, Tajana (B), Carletti, Consolazio, Lucati e Vaghi (C).
E’ la prima volta che un senese diventa presidente di una delle massime istituzioni del basket. Anche la Lombardia notoriamente pronta a far valere la sua maggioranza numerica non ha battuto ciglio, e tutti hanno concordato che non ci fosse in circolazione un presidente più degno dell’ex-giocatore della Mens Sana, che ha portato avanti un discorso di famiglia senza precedenti nella storia della gloriosa polisportiva. Il padre fu il presidente della Mens Sana che inaugurò il palazzo dello sport, scegliendo personalmente il parquet, e mise la propria firma nell’atto costitutivo della prima finanziaria che oggi è passata a gestire un bilancio vicino ai 20 milioni di euro.
Fabio Bruttini ha raccolto l’eredità della Virtus di Don Perucatti, il famoso sacerdote-coach-matematico, riuscendo a coagulare la passione di un gruppo di soci, legati a una storia unica nel panorama del basket, e a creare una scuola. La Virtus è stata la prima società a costruirsi un palazzetto. La Virtus ha portato almeno 30 giocatori alle nazionali giovanili, fra i quali anche il figlio di Fabio Bruttini, Davide, ex azzurro e oggi uno dei migliori italiani di Lega Due. La Virtus ha lanciato gioielli del basket come Matteo Imbrò e Amedeo Tessitori, è arrivata alla promozione in A-2 senza però poterla onorare per problemi di budget, ha vinto due Coppe Italia dilettanti e certamente la figura di Bruttini presidente di Lnp ha preso nuovo slancio, quando alla vigilia di questo campionato – pur perdendo Matteo Imbrò che avrebbe voluto restare a Siena in A dilettanti ma è stato destinato dalla nuova società alla B dilettanti (sic) – ha deciso di varare una squadra-baby per far capire che fortunatamente c’è un rovescio della medaglia dietro all’opacità del basket passaportato ed esterofilo e della superbia. E quindi questo riconoscimento è legittimo, a patto che sappia fare chiarezza, tagli i ponti col passato e non accetti le logiche da retrobottega ma imprenditoriali, e cioè operi nella sua sfera abituale che lo vede al comando di una azienda di legname.
“Preferirei non parlare adesso, aspettiamo che venga eletto”, ha detto questo anti-personaggio, che non ha bisogno di un apparato mediatico e di andare sui giornali per dare un senso lato alla sua missione e una speranza a molti club di costruirsi un solido futuro sui giovani, e preferisce dare voce alla negletta politica di vivaio. Grazie alla scuola basket dove si staglia la figura di un coach come Umberto Vezzosi, che ogni anno provvede a una miracolosa pesca in tutta Italia. Oltre 100 ragazzi questa estate hanno chiesto di poter provare per la Virtus, anche questo è uno scudetto.
Fabio Bruttini è candidato unico con una lista che prevede 3 consiglieri per ciascun campionato dilettanti, e cioè: Modolo, Trovato e Verza (A), Condello, Fusco, Parietti, Quinto, Tajana (B), Carletti, Consolazio, Lucati e Vaghi (C).