
SIENA. La Mens Sana si è allenata in mattinata e sta partewndo per la Spagna, dove domani incontrerà (ore 20,45) il Barcellona nell'ultima giornata di regular season. I catalani sono gli unici ad aver battuto i biancoverdi in Eurolega
Come di consueto, il coach senese si presta a presentare la sfida: "Dopo che il Barcellona ci ha preso a schiaffi nella gara di andata (65-84) – afferma Simone Pianigiani -, il nostro obiettivo è quello di vedere se possiamo limare quella distanza. E vogliamo verificare se saremo in grado di farlo attraverso quello che ci ha portato qui, cioè la coesione di squadra e la qualità del nostro gioco. Poi, è chiaro che il nostro traguardo tangibile sarà quello di provare ad inserirci in quel gruppo di squadre europee costruite esclusivamente per vincere l’Euroleague. E se riuscissimo ad inserirci con loro avremmo raggiunto il nostro obiettivo. Per fare ciò, comunque, così come è stato negli passati, dovremo crescere ancora e le Top 16 saranno per noi un momento chiave per capire se la crescita sarà stata sufficiente".
Pianigiani continua: "Devo dire che la nostra squadra, quantomeno a livello psicologico, non ha nulla da imparare dagli schiaffi: l'atteggiamento infatti non è mai stato presuntuoso. Semmai abbiamo sempre cercato di superare i nostri limiti e questo è il motivo per cui siamo riusciti a tenere una continuità perfino superiore alle nostre potenzialità. Dal punto di vista tecnico c’è solo da spostare l’asticella sempre più in alto. Lo scorso anno, per esempio, sapevamo cosa ci avrebbe aspettato a Barcellona ma questo non cambiò le cose e non impedì ai nostri avversari di sopraffarci. Per questo c'è grande interesse nel vedere quanto, ad un livello di difficoltà massimo come sarà quello che troveremo in Spagna, riusciremo a fare le nostre cose. E' questo il senso della partita. Anche a Barcellona giocheremo con lo stesso spirito che abbiamo in questo periodo e cioè in funzione dei nostri miglioramenti".
Senza fare troppi bilanci, il tecnico biancoverde ammette che, ad inizio stagione, avrebbe messo la firma per l'attuale posizione di classifica.
"E' decisamente oltre a quello che pensavamo – commenta -. Del resto, ipotizzare di arrivare a gennaio con una sola sconfitta sarebbe stato da pazzi. Ma non dobbiamo pensare di essere stati bravi o ritenerci soddisfatti.
Dobbiamo, al contrario, provare a fare sempre meglio ed essere più pronti. E' inutile negare che fare le Top 16 e superarle significherebbe, per una squadra come la nostra che solo tre anni fa giocava in Uleb Cup, rientrare per la terza volta consecutiva tra le prime otto. E sarebbe un risultato straordinario".
Come di consueto, il coach senese si presta a presentare la sfida: "Dopo che il Barcellona ci ha preso a schiaffi nella gara di andata (65-84) – afferma Simone Pianigiani -, il nostro obiettivo è quello di vedere se possiamo limare quella distanza. E vogliamo verificare se saremo in grado di farlo attraverso quello che ci ha portato qui, cioè la coesione di squadra e la qualità del nostro gioco. Poi, è chiaro che il nostro traguardo tangibile sarà quello di provare ad inserirci in quel gruppo di squadre europee costruite esclusivamente per vincere l’Euroleague. E se riuscissimo ad inserirci con loro avremmo raggiunto il nostro obiettivo. Per fare ciò, comunque, così come è stato negli passati, dovremo crescere ancora e le Top 16 saranno per noi un momento chiave per capire se la crescita sarà stata sufficiente".
Pianigiani continua: "Devo dire che la nostra squadra, quantomeno a livello psicologico, non ha nulla da imparare dagli schiaffi: l'atteggiamento infatti non è mai stato presuntuoso. Semmai abbiamo sempre cercato di superare i nostri limiti e questo è il motivo per cui siamo riusciti a tenere una continuità perfino superiore alle nostre potenzialità. Dal punto di vista tecnico c’è solo da spostare l’asticella sempre più in alto. Lo scorso anno, per esempio, sapevamo cosa ci avrebbe aspettato a Barcellona ma questo non cambiò le cose e non impedì ai nostri avversari di sopraffarci. Per questo c'è grande interesse nel vedere quanto, ad un livello di difficoltà massimo come sarà quello che troveremo in Spagna, riusciremo a fare le nostre cose. E' questo il senso della partita. Anche a Barcellona giocheremo con lo stesso spirito che abbiamo in questo periodo e cioè in funzione dei nostri miglioramenti".
Senza fare troppi bilanci, il tecnico biancoverde ammette che, ad inizio stagione, avrebbe messo la firma per l'attuale posizione di classifica.
"E' decisamente oltre a quello che pensavamo – commenta -. Del resto, ipotizzare di arrivare a gennaio con una sola sconfitta sarebbe stato da pazzi. Ma non dobbiamo pensare di essere stati bravi o ritenerci soddisfatti.
Dobbiamo, al contrario, provare a fare sempre meglio ed essere più pronti. E' inutile negare che fare le Top 16 e superarle significherebbe, per una squadra come la nostra che solo tre anni fa giocava in Uleb Cup, rientrare per la terza volta consecutiva tra le prime otto. E sarebbe un risultato straordinario".