Sette vittorie in trasferta su otto gare
di Umberto De Santis
SIENA. Ci sarebbe un fantasma che aleggia sull’Euroleague. E sarebbe il ricorso dell’Olympiacos sul pasticcio del cronometraggio, che è stato sospeso per qualche secondo nell’ultima azione della partita per i greci, cosa che ha comportato, sull’errore al tiro di Law, il tempo materiale per il contropiede sull’asse Moss-Brown che ha dato i due punti della vittoria alla Mens Sana. Ufficialmente per l’Eurolega non esiste nulla di tutto ciò. Siena viene data con 4 vittorie e 0 sconfitte; il report della gara si conclude con un chiarissimo “Still 1.7 seconds remained on the clock, but Hackett blocked Law’s potential game-winning shot and Siena started celebrating an improbable victory (Ancora 1,7 secondi sul cronometro, ma Hackett blocca il potenziale tiro della vittoria di Law e Siena comincia a celebrare una vittoria improbabile)”. Invece il sito dell’Olympiacos parla chiaramente di un ricorso presentato a fine gara. Intervenuto a Radio Sportiva per parlare della gara il GM senese Ferdinando Minucci ha detto: “E’ una contestazione un po’ pretestuosa la loro, non credo ci siano i presupposti per rivedere questo risultato, e comunque la contestazione avrebbero dovuto farla sul momento”. Eppure dopo i cinque punti in fila di uno scatenato Spanoulis (72-67) che sembrava aver avuto finalmente ragione delle trappole difensive disseminate da Banchi su ogni zona del campo, pochi avrebbero immaginato uno 0-7 per la Montepaschi in appena 30 secondi capace di ribaltare la storia di un campionato. A nostro avviso la compagine senese avrebbe potuto chiudere prima la gara, se solo fosse stata più precisa nella gestione di contropiedi e transizioni nell’arco della gara. Fatto salvo che la vittoria è nata dalla qualità della difesa, recuperi e rimbalzi non hanno dato sul rovesciamento di campo che pochi vantaggi alla Montepaschi. Tanta disciplina e tanta applicazione per i bianco verdi che hanno vinto la gara nonostante le statistiche assegnino 84 di valutazione ai padroni di casa contro i 73 degli ospiti: è una soddisfazione particolare vincere anche contro la matematica. In più c‘è Bobby Brown, probabilmente l’unico americano da NBA a giocare oggi in Europa, e un quasi dimenticato Tomas Ress (la scorsa estate c’era già chi lo vedeva cercare una squadra più vicina alla terra d’origine) che fa rimpiangere certe scelte di tenerlo confinato in panchina negli anni passati anche quando Stonerook vagava per il campo con la lingua di fuori per eccesso di minutaggio e precarietà fisica (una per tutte la semifinale di Final Four a Madrid contro il Maccabi: Ress DNP).
La quarta giornata di andata delle Top 16 va in archivio con un record quasi incredibile, di cui non abbiamo memoria in passato: sette vittorie fuoricasa su otto gare disputate. Nel girone della Mens Sana, girone F, il punto della situazione è nella classifica già spaccata in due tronconi netti, dove le ambizioni di chi sta nella parte bassa sono già frustrate. Il Besiktas sembra essersi già rassegnato a fare il fanalino di coda. Venerdì 25 gennaio sarà di scena proprio a Siena, che non dovrà sottovalutare l’occasione per portarsi definitivamente in zona promozione. Il Fenerbahce di Pianigiani vive una situazione inedita, con l’ammutinamento di quasi tutti i giocatori turchi della squadra, che non sopportano proprio quella disciplina che a Siena è ormai regola da molti anni, da quando fu giubilata la squadra dei Woodward ed Hamilton. “Devo chiudere scusa ai tifosi, non possiamo accettare questo tipo di prestazioni – ha detto nel dopogara il coach senese – Abbiamo sbagliato tiri facili, e quando loro hanno cominciato a segnare abbiamo smesso di lottare. Come a Tel Aviv. E’ la prima volta che mi capita nella mia vita. I miei giocatori non sono cattivi ragazzi, è solo una questione di fiducia. E una sconfitta come questa è incredibile e inaccettabile”. Nel prossimo turno ospiterà il Khimki: siamo veramente all’ultima spiaggia. Il caja Laboral, grazie ai regali dell’Emporio Armani e al recupero degli infortunati, è capolista del giroen proprio insieme a Siena. Intorno all’inesperto coach Zam Tabak, buon giocatore della Jugoplastka e di Bologna con trascorsi NBA si è compiuto il disegno che l’ex Ivanovic avea preparato in estate e che la fretta dei dirigenti baschi gli ha sfilato di mano. San Emeterio, lui si una bandiera del club come i senesi Ress e Carraretto, ha visto sbocciare giovani interessanti come Causer, Heurtel e Nemanja Bjelica: prossima sfida, in casa con Barcellona che promette aggiustamenti, visto che sembra volersi privare di Ingles in favore di Carl English in uscita dall’Estudiantes anche per i noti problemi fisici di Juan Carlos Navarro. Rimangono le due deluse Maccabi e Olympiacos, che alla Nokia Arena disputeranno uno spareggio quasi decisivo, specie se a vincere fossero i greci di Bartzokas, che allo stato attuale ci sembrano meglio attrezzati della truppa di Blatt. Il girone E replica la stessa situazione di classifica dell’altro, con due tronconi ben distinti in cui però i fanalini di coda sono chiaramente due, le formazioni tedesche dell’Alba Berlino e del Brose Bamberg, che si scontreranno giovedì 24 nella capitale. Sull’ 1-3 sia Kaunas che Malaga, e dovranno cercare due punti difficili in trasferta, rispettivamente contro Anadolu Efes e CSKA. L’ultima gara vedrà il Panathinaikos ospitare l’ultima imbattuta delle Top 16 che non abbiamo nominato, il Real Madrid, la grande favorita insieme ai russi di Ettore Messina, alla vittoria finale.
Classifica girone E: 4/0 Cska Mosca, Real Madrid; 3/1 Panathinaikos Atene, Efes Istanbul; 1/3 Zalgiris Kaunas, Unicaja Malaga; 0/4 Brose Bamberg, Alba Berlino.
Classifica girone F: 4/0 Caja Laboral Vitoria, Mens Sana Siena; 3/1 Regal Barcellona, Khimki Mosca; 1/3 Olympiacos Atene, Maccabi Tel Aviv; 0/4 Fenerbahce Istanbul, Besiktas Istanbul.
