Uno degli allenatori di basket più vincenti in Italia, oggi è analista sportivo e formatore aziendale

SIENA. E’ in libreria da oggi (24 settembre) il libro di Simone Pianigiani “Essere coach. Il viaggio dell’allenare tra sport e azienda“. Ciò che accomuna i due mondi, quello sportivo e quello aziendale, è la necessità di arrivare insieme a un risultato, superando le difficoltà. In una società sempre più individualista, in cui la soddisfazione del singolo vuole sempre essere immediata, mai come oggi c’è il bisogno di fare squadra, armarsi di competenze diverse, creare un buono spirito di gruppo”. Più azienda nello sport e più sport nelle aziende è uno dei concetti fondamentali attorno a cui ruota il primo libro di SIMONE PIANIGIANI, uno degli allenatori di basket italiani più vincenti con oltre 20 titoli conquistati in quattro nazioni diverse e un passato prima come Commissario tecnico e poi Direttore tecnico della Nazionale italiana: edito da Roi Edizioni e parte della collana “Storie”.
L’ex allenatore della Mens Sana Siena non ha scritto una semplice biografia, ma un manuale in cui si intrecciano episodi della sua carriera sportiva a riflessioni di management, in un dialogo proficuo tra la vita in campo e quella in azienda. “Da un lato, per troppo tempo, lo sport è stato un mondo autoreferenziale, una bolla chiusa, in cui dialogavano quasi esclusivamente persone che erano nate e cresciute al suo interno. Ma ora le società sportive stanno crescendo e diventano sempre più strutturate: non si tratta più solamente di allenare un gruppo di giocatori sul campo, ma serve una rete di professionisti che si intrecciano per costruire un programma di successo […] Dall’altro lato, nelle aziende c’è bisogno di più sport proprio perché, in tempi di scenari che cambiano rapidamente, non sono più adatte organizzazioni pachidermiche, lente nei tempi di reazione, fondate su metodi di formazione ormai obsoleti per le richieste di cambiamento continuo delle nuove generazioni”.
Nel libro trovano spazio aspetti della leadership e della gestione del team attraverso le esperienze dirette di Pianigiani. Ciascuno di noi è un coach e, in quanto tale, deve avere specifiche caratteristiche, attinte dagli insegnamenti di John Wooden, uno dei più grandi allenatori di pallacanestro: dalla capacità di comunicare efficacemente e mantenere alta l’attenzione all’importanza di non “fare troppo”, dando troppe informazioni e creando confusione, passando per la capacità di creare empatia e relazioni basate sulla fiducia reciproca e quella – fondamentale – di non soffocare mai il talento individuale.
Si passa poi a parlare di concetti come motivazione, il “perché” che muove ogni membro del team, organizzazione, e le dritte che, in merito, la “macchina che non si ferma mai” di una squadra di basket e del suo entourage potrebbero essere applicate all’interno di un’impresa, e l’importanza del formare il team giusto, creando un’identità collettiva coesa più che puntando sulla “star”. E ancora la costruzione della mentalità vincente, fondamentale da costruire dal primo giorno, e la capacità del leader di mantenere la rotta e valorizzare i progressi del gruppo anche di fronte al più bruciante dei fallimenti, e l’approfondimento di elementi come la comunicazione del cambiamento, che deve essere comunicato con chiarezza dal leader stesso per evitare interpretazioni distorte, l’atto di coraggio necessario per delegare una decisione importante ai propri collaboratori e la sensibilità culturale, tra comprensione e rispetto delle diverse culture di appartenenza dei membri di un team e le loro necessità di comunicazione.
Concludono il perfetto parallelismo tra sport e azienda le LAVAGNE TATTICHE che si trovano in ogni capitolo di ESSERE COACH Il viaggio dell’allenare tra sport e azienda e che, proprio come i supporti usati dagli allenatori di tutto il mondo per condividere con i propri giocatori strategie e schemi di gioco nel modo più chiaro e d’impatto possibile, hanno il compito di raccogliere in punti le parti più importanti di ciascuno dei dieci capitoli del libro.
Ad aprire il libro, invece, la prefazione di Marcello Lippi: “[…] Per questo un allenatore, oltre a coltivare le capacità tecnico-tattiche, deve essere un bravo gestore di risorse umane, un condottiero di uomini, perché ogni team è composto da persone con passioni, paure, forze e debolezze. […] Simone ha vinto tantissimo nei club e con la Nazionale. Ora è anche consulente per diverse aziende sul tema della leadership e su cosa significhi guidare un gruppo. Spesso mi sono confrontato con lui a riguardo. È un amico che gode della mia profonda stima e sono sicuro che, leggendo questo libro, ogni persona che nella vita deve lavorare in squadra, dall’atleta al manager, potrà trarre insegnamenti importanti. Buona lettura”