Tra arrivi e partenze può costruire comunque un gruppo a saldo positivo

di Umberto De Santis
SIENA. Il dato statistico è quasi imbarazzante: Brindisi ha tirato a canestro 20 volte più di Siena (69/49) frutto di 13 rimbalzi d’attacco per l’Enel e di 18 palle perse della Montepaschi. L’ultimo dato ha macchiato la prova altrimenti bellissima di David Cournooh, che da solo ne ha perdute otto, quando i tre recuperi di Dyson hanno risolto la partita all’ultimo giro di lancette. Si, perchè nonostante certi errori, quello che le statistiche non possono negare è che la Mens Sana è stata in partita fino al fischio finale e, se gli episodi fossero girati diversamente, avrebbe meritato la vittoria allo stesso modo che l’hanno meritata i pugliesi. Perciò diciamo che l’anno nuovo porti con sè buone notizie e nuove sensazioni per Marco Crespi, l’ultimo tecnico italiano ad aver vinto un trofeo ufficiale del 2013, Ambrogino d’Oro del grande Carlo Recalcati a parte.
Avevamo derubricato la disfatta interna con Caserta a un semplice gioco delle belle statuine, e la partita gagliarda in riva all’Adriatico ce lo ha confermato, togliendo ombre a una eventuale crisi caratteriale dovute alla partenza di Hackett e alla crisi societaria che troverà conferme e risposte nell’assemblea dei soci del prossimo gennaio. Mancava Othello Hunter, cresciuto di mese in mese dopo un avvio incerto, e una mano sotto i tabelloni l’avrebbe potuta dare. Adesso Crespi può contare su un play autentico ovvero il MarQuez Haynes in arrivo da Milano, che restituirà a Cournooh una posizione in guardia meno ingombrante del ruolo svolto nelle ultime gare, e un Matt Janning speriamo cresciuto ancor più come giocatore nell’intensa Summer League che ha disputato e nella parentesi al Cibona Zagabria degli ultimi quattro mesi.
Deboli in post basso, questi senesi, come da sempre nonostante buone intepretazioni passate del Moss che non c’è più. Ma la coperta corta potrebbe essere rimediata da una costante resa balistica nel tiro da tre punti, perciò i tifosi senesi si possono accontentare di questo roster rinnovato che non ha, secondo noi, traguardi irraggiungibili in Italia e in Eurocup. Le spese dell’incostanza degli esterni le fa (ma non è ancora ufficiale) il buon Taylor Rochestie, bravissimo ragazzo; ma in regìa serve una piccola scossa che a questa squadra lui non può dare e, se come ha affermato il Gm Minucci a Canale 3, lo stipendio di Haynes viene pagato da Milano davvero vale la pena di vedere se il texano con passaporto georgiano possa aiutare a fare quel salto di qualità che occorre per arrivare in fondo alla stagione e giocarsi ancora una volta il titolo nazionale. O comunque a cadere in piedi, che lo sport è fatto di vittorie, record ma anche di cicli che finiscono.