
VERONA. Falliti alcuni ambiziosi progetti nelle due più grandi città italiane, resiste invece e cresce di anno in anno il Salone Italiano del Golf . Nato ad Arezzo, dopo due edizioni di rodaggio, grazie a una partnership con la Fiera di Verona il Salone sta affermandosi anche come una forte realtà internazionale che riguarda 120 aziende e marchi mondiali operanti questo sport, ma anche interessanti flussi turistici per l’economia veronese.
Quest’anno il Salone, il programma sabato 27 febbraio e domenica 28 febbraio (dalle 10 alle 19) e lunedì 1° marzo (mattinata per le scuole e i circoli) sarà abbinato a “Luxury & Yachts: un unico biglietto per due settori che hanno molto in comune anche “se il golf è il golf”, dice Franco Chimenti il presidente della Federazione Italiana Golf artefice della campagna di popolarizzazione di questo sport il quale vede in positivo quello che da fuori potrebbe sembrare un matrimonio d’affari.
Sono previste infatti 20-25 mila spettatori per le due rassegne, che avranno quindi la possibilità di conoscere il mondo del golf, giocare sulle 10 postazioni del grande pratico con erba vera, e provare i ferri delle migliori marche mondiali. La Federazione, coinvolta direttamente nell’evento, metterà a disposizione i propri maestri e la struttura regionale del Veneto, una delle regioni che tirano il grande boom.
Per quanto riguarda appunto questo boom italiano, la Toscana continua ad essere ai primissimi post. Questo il suo primato: una crescita fra il 5 e l’11% negli ultimi cinque anni, circoli prestigiosi ma anche campi pratica, aziende leader (lo svedese Robert Karlsson vincitore della corona del tour europeo nel 2008, tornato domenica al successo in Qatar veste Conte of Florence come la primadonna del golf italiano Diana Luna), nuovi progetti e naturalmente anche giocatori. E’ toscano, il fiorentino Lorenzo Gagli, uno dei 3 soli prof azzurri del circuito europeo, mentre è ancora dilettante Matteo Manassero, 16 anni, considerato però dagli inglesi il giocatore del futuro che sarà il testimonial dell’evento nella sua città natale.
Anche in questa sua rapida affermazione, il marchio Golf Town mantiene in Arezzo la sua sede operativa (www.saloneitalianogolf.it) riuscendo a consolidare una sorta di gruppo di “eccellenze toscane”.
Si tratta soprattutto con un gruppo di clienti di prestigio fra i quali spiccano la vocazione golfistica del progetto di del Monrif Hotel di Bagnaia, in provincia di Siena col suo prestigioso resort e il centro salute, e quello delle Terme di Saturnia (Grosseto) con le sue acque benefiche, i guru del massaggio e un campo da golf considerato addirittura “leonardesco” tanto è bello.
E’ di Lucca invece il distributore di Jet-Ezgo azienda Usa leader nelle macchinette da golf in dotazione anche di alcuni corpi militari. Arezzo “schiera” invece Marcello Gallorini, azienda che ogni anno detta il colore di moda nei maglioni di cashmere, e fa onore al settore dell’oreficeria di cui è maestra con gli argentieri “Raspini” conosciuti per cornici, portachiavi e accessori del golf , Fabrizio Falcinelli. Diamanti offrirà un prezioso collier di in oro argento e quarzo-ametista per il gala benefico di sabato 27 febbraio promosso da Eleonora Daniele, la madrina dell’evento.
Entrano nel golf grazie al SIG anche la fiorentina Machiavelli con i suoi oggetti in pelle di qualità, eredità di una grande tradizione, e la Pharmanutra di Pisa con una crema che risolve i problemi articolari e si rivolge agli sportivi.
Infine dalla provincia di Siena altre due matricole ad…arte. Owm design di Sinalunga conosciuta nel golf per la prestigiosa linea gadget e la Bottega del Gusto di Angiolino Berti, che ha dedicato una confettura speciale al golf, pura energia verde e prezioso aiuto durante la gara.
La squadra toscana è di 11 elementi, e gioca anche un ruolo importante col suo portale Web Golfitaliano.it che racconta per immagini questa edizione con interviste e curuosità.
Sul Salone quest’anno punta anche la regione cugina della Toscana, l’Umbria, che s’inserisce nel golf per richiamare turisti da tutto il mondo, e quindi significa valorizzazione dei campi sul Trasimeno e di Perugia ma anche nuove realizzazioni come presenta “Progetto Golf” di Paolo Luongo.
Quest’anno il Salone, il programma sabato 27 febbraio e domenica 28 febbraio (dalle 10 alle 19) e lunedì 1° marzo (mattinata per le scuole e i circoli) sarà abbinato a “Luxury & Yachts: un unico biglietto per due settori che hanno molto in comune anche “se il golf è il golf”, dice Franco Chimenti il presidente della Federazione Italiana Golf artefice della campagna di popolarizzazione di questo sport il quale vede in positivo quello che da fuori potrebbe sembrare un matrimonio d’affari.
Sono previste infatti 20-25 mila spettatori per le due rassegne, che avranno quindi la possibilità di conoscere il mondo del golf, giocare sulle 10 postazioni del grande pratico con erba vera, e provare i ferri delle migliori marche mondiali. La Federazione, coinvolta direttamente nell’evento, metterà a disposizione i propri maestri e la struttura regionale del Veneto, una delle regioni che tirano il grande boom.
Per quanto riguarda appunto questo boom italiano, la Toscana continua ad essere ai primissimi post. Questo il suo primato: una crescita fra il 5 e l’11% negli ultimi cinque anni, circoli prestigiosi ma anche campi pratica, aziende leader (lo svedese Robert Karlsson vincitore della corona del tour europeo nel 2008, tornato domenica al successo in Qatar veste Conte of Florence come la primadonna del golf italiano Diana Luna), nuovi progetti e naturalmente anche giocatori. E’ toscano, il fiorentino Lorenzo Gagli, uno dei 3 soli prof azzurri del circuito europeo, mentre è ancora dilettante Matteo Manassero, 16 anni, considerato però dagli inglesi il giocatore del futuro che sarà il testimonial dell’evento nella sua città natale.
Anche in questa sua rapida affermazione, il marchio Golf Town mantiene in Arezzo la sua sede operativa (www.saloneitalianogolf.it) riuscendo a consolidare una sorta di gruppo di “eccellenze toscane”.
Si tratta soprattutto con un gruppo di clienti di prestigio fra i quali spiccano la vocazione golfistica del progetto di del Monrif Hotel di Bagnaia, in provincia di Siena col suo prestigioso resort e il centro salute, e quello delle Terme di Saturnia (Grosseto) con le sue acque benefiche, i guru del massaggio e un campo da golf considerato addirittura “leonardesco” tanto è bello.
E’ di Lucca invece il distributore di Jet-Ezgo azienda Usa leader nelle macchinette da golf in dotazione anche di alcuni corpi militari. Arezzo “schiera” invece Marcello Gallorini, azienda che ogni anno detta il colore di moda nei maglioni di cashmere, e fa onore al settore dell’oreficeria di cui è maestra con gli argentieri “Raspini” conosciuti per cornici, portachiavi e accessori del golf , Fabrizio Falcinelli. Diamanti offrirà un prezioso collier di in oro argento e quarzo-ametista per il gala benefico di sabato 27 febbraio promosso da Eleonora Daniele, la madrina dell’evento.
Entrano nel golf grazie al SIG anche la fiorentina Machiavelli con i suoi oggetti in pelle di qualità, eredità di una grande tradizione, e la Pharmanutra di Pisa con una crema che risolve i problemi articolari e si rivolge agli sportivi.
Infine dalla provincia di Siena altre due matricole ad…arte. Owm design di Sinalunga conosciuta nel golf per la prestigiosa linea gadget e la Bottega del Gusto di Angiolino Berti, che ha dedicato una confettura speciale al golf, pura energia verde e prezioso aiuto durante la gara.
La squadra toscana è di 11 elementi, e gioca anche un ruolo importante col suo portale Web Golfitaliano.it che racconta per immagini questa edizione con interviste e curuosità.
Sul Salone quest’anno punta anche la regione cugina della Toscana, l’Umbria, che s’inserisce nel golf per richiamare turisti da tutto il mondo, e quindi significa valorizzazione dei campi sul Trasimeno e di Perugia ma anche nuove realizzazioni come presenta “Progetto Golf” di Paolo Luongo.