Una grande e sorprendente prestazione della giovane polacca alla kermesse sportiva che si è tenuta da venerdì 14 a domenica 16 novembre
Alessia Natoli SIENA. Anche Siena ha la sua ‘Regina degli Scacchi’. Alessia Natoli, infatti, è la nuova campionessa della trentesima edizione del torneo Roberto Magari. Da venerdì 14 a domenica 16 novembre, maestri nazionali, internazionali e scacchisti da tutta Italia si sono riuniti nelle prestigiose sale del Cral MPS per prendere parte alla 30ª edizione del tradizionale torneo di scacchi dedicato alla memoria del grande matematico Roberto Magari, senese di adozione, per anni direttore della facoltà di matematica dell’Università di Siena.
Una tre giorni di sfide, in modalità classica (un’ora e mezza a partita), organizzato come sempre dal CRAL MPS, in cui la giovane Alessia ha collezionato cinque vittorie su cinque partite disputate. 16 anni appena, una presenza sulla scacchiera ricca di fascino e personalità che ha catturato da subito l’attenzione di spettatori e avversari, Alessia ha regolato, uno dopo l’altro, giocatori del calibro di Orlando Pin e Nilo D’Ippolito, punte di diamante del movimento giovanile senese, comunque autori entrambi di un ottimo torneo, giunti rispettivamente secondo e quarto, e di Cosimo Chiari, campione italiano under 14 in carica. Soltanto terzo il maestro internazionale Virgilio Vuelban, il più ‘alto in grado’, ai nastri di partenza, già vincitore in passato dello stesso torneo, battuto da Orlando Pin in bello stile.
La scacchista. Di origine russo-ucraina, di trascorsi italiani e spagnoli, da qualche tempo Alessia si è stabilita con la madre a Cracovia, ma mantiene ottimi rapporti con il mondo scacchistico italiano e fa parte della forte squadra del circolo di Chieti. Una più che degna ‘Regina degli scacchi’ che, con grazia e determinazione ha dimostrato, sulla scacchiera, di avere un fortissimo carattere. Un esempio per tutte le scacchiste, finalmente in costante crescita in una disciplina appannaggio per anni di un pubblico prettamente maschile e, in passato, talvolta maschilista.








