
ROMA. Premio internazionale «Antonio Feltrinelli Giovani» per “contributi fondamentali nella comprensione e la cura di infezioni da virus zoonotici come il virus SARS-CoV-2″ a Emanuele Andreano, head of Serology and Immunilogy di Fondazione Biotecnopolo di Siena, che ha ritirato oggi il premio dal presidente dell’Accademia dei Lincei, Roberto Antonelli, e dal vice residente dell’Accademia dei Lincei,. Carlo Doglioni, insieme con i componenti del Consiglio di presidenza, e alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il premio Feltrinelli è uno dei più prestigiosi premi italiani, istituito dall’imprenditore e artista Antonio Feltrinelli, assegnato dall’Accademia Nazionale dei Lincei. I premi sono stati consegnati oggi, 13 giugno, all’Accademia dei Lincei, in occasione della cerimonia di chiusura dell’Anno Accademico 2024-2025.
Emanuele Andreano ha conseguito significativi risultati nell’ambito degli studi sulle infezioni da virus zoonotici, come il virus SARS-CoV-2. Uno di questi è stato la dimostrazione che un singolo aminoacido mutato è stato la causa della diffusione globale della variante JN1 del virus. Andreano ha sviluppato e caratterizzato una serie di anticorpi monoclonali umani per la prevenzione di infezioni da SARS-CoV-2. Questi studi hanno anche chiarito alcune dinamiche dell’evoluzione dei linfociti B e della produzione di anticorpi nel corso di infezioni da SARS-COV2. Inoltre, esperimenti in vitro hanno permesso di predire l’insorgenza di varianti virali sotto la pressione di sieri di individui infetti, varianti che, in un periodo successivo, sono poi comparse in vivo. I dati emersi dalle sue ricerche hanno una grande rilevanza per aver aperto la strada al controllo di infezioni da parte di patogeni zoonotici contro i quali non abbiamo ancora difese efficaci. L’importanza di questi risultati, alcuni dei quali sono stati oggetto di specifici brevetti, è dimostrata dalle pubblicazioni su riviste di altissimo livello come primo autore o autore corrispondente.
Emanuoele Andreano ha ritirato il Premio accompagnato dal professor Rino Rappuoli, direttore scientifico del Biotecnopolo, da Gianluca Polifrone, direttore generale di Fondazione Biotecnopolo di Siena, e alla presenza del ministro della Salute, Orazio Schillaci.
“È per me un grande onore aver ricevuto il Premio “Antonio Feltrinelli Giovani” conferito dall’Accademia Nazionale dei Lincei, oltre che motivo di profondo orgoglio e responsabilità – afferma Emanuele Andreano -. Desidero esprimere un sentito ringraziamento al direttore scientifico Rino Rappuoli e al direttore generale Gianluca Polifrone per il loro costante supporto e per la loro preziosa presenza in questa occasione così significativa. Un ringraziamento speciale va a tutto il mio team: senza il loro impegno, la loro dedizione e la loro passione, i risultati raggiunti nella mia attività di ricerca non sarebbero stati possibili. Questo riconoscimento va anche a tutti loro”.
Riconosciuti universalmente come i “Nobel Italiani”, i Premi Feltrinelli sono tra i più ambiti a livello internazionale per il loro elevato valore scientifico, culturale ed economico. Nati nel 1942 grazie a un lascito dell’imprenditore e artista Antonio Feltrinelli, questi riconoscimenti hanno lo scopo di premiare personalità che, in Italia e nel mondo, hanno saputo eccellere nelle scienze e nelle arti. Gli ambiti disciplinari coperti sono cinque – Scienze storiche e morali, Scienze fisiche, matematiche e naturali, Lettere, Arti, Medicina – con una rotazione annuale per l’assegnazione dei premi. Tra i vincitori delle passate edizioni figurano nomi illustri della cultura scientifica e umanistica italiana e internazionale, tra cui De Filippo, Manzù, Praz, Salvemini, De Felice, Gadda, Montale, Calvino, Primo Levi, Bassani, Visconti, Antonioni, Miró, Olmi, Levi Montalcini, Parisi, Sahin e Türeci. 1
In particolare, i premi di quest’anno celebrano l’eccellenza in diversi campi del sapere, dal loro contributo all’avanzamento della conoscenza all’impegno sociale. Spiccano nomi di rilievo internazionale e giovani talenti italiani, tutti riconosciuti per il loro impatto significativo e per aver spinto i confini della conoscenza e dell’azione umanitaria.