"La sforbiciata delle risorse Pac destinate alla Toscana avrebbe un impatto devastante sulle imprese che dovrebbero fare a meno di circa 300 milioni di euro di sostegni in sette anni"

TOSCANA. Il taglio della Pac colpisce 35 mila le aziende agricole toscane. Ecco su chi pesa la scelta della presidente Von der Leyen che genererà una perdita secca per le migliaia di imprese che ricevono sostegno, compresi gli investimenti, attraverso la Politica agricola comune (Pac). La misura avrà effetti potenzialmente disastrosi sulla produzione di cibo, la sicurezza alimentare e la spinta verso l’innovazione e la sostenibilità che in questi anni ha reso l’agricoltura italiana leader in Europa. La sforbiciata delle risorse Pac destinate alla Toscana avrebbe un impatto devastante sulle imprese che dovrebbero fare a meno di circa 300 milioni di euro di sostegni in sette anni.
È la stima elaborata da Coldiretti Toscana sugli effetti del piano di bilancio della Commissione Ue, diffusa in occasione dell’Assemblea nazionale che si è tenuta a Roma. All’assemblea era presente una numerosa delegazione di imprenditori della Toscana guidati dalla presidente regionale, Letizia Cesani.
Il disegno della presidente tedesca della Commissione Ue di diluire le risorse dell’agricoltura in un unico contenitore dove sarà più facile non far capire quali tagli verranno fatti, ad esempio, per coprire le spese per il riarmo, farà sentire inevitabilmente i suoi effetti sulle aziende che dalla Pac ricevono sostegno anche per garantire sviluppo rurale, tutela dell’ambiente, produzione di energia pulita e presidio delle aree interne.
Meno agricoltura in Europa e in Italia significa aumentare le importazioni dall’estero, ed esporre i prezzi del cibo alle fluttuazioni dei mercati, con un impatto erosivo per le tasche dei cittadini. La direzione presa dalla commissione Von der Leyen è miope e pericolosa denuncia Coldiretti Toscana: “Siamo ufficialmente in mobilitazione. – annuncia la presidente regionale, Letizia Cesani – Non possiamo accettare che risorse vengano sottratte all’agricoltura e alla qualità del cibo per destinarle al riarmo, mettendo a rischio anche la salute dei cittadini. Ci opponiamo a chi vuole marginalizzare l’agricoltura. E i numeri sono evidenti: il taglio del 20% della Pac 2028-2034, riduce il peso dell’agricoltura al 14% del bilancio Ue, contro il 30-35% del passato. Tutto questo rappresenta un colpo durissimo per un settore che garantisce salute ai cittadini attraverso il cibo sano”. E tutto questo mentre il 70% degli europei, secondo l’Eurobarometro, riconosce alla Pac il merito di garantire prodotti alimentari sicuri e di qualità. “Noi – prosegue la presidente regionale – chiediamo di tornare ad avere rispetto del Parlamento europeo e regole condivise, per un’Europa democratica e libera, davvero. Non ci rassegniamo: la nostra mobilitazione sarà permanente per difendere l’agricoltura europea dai tecnocrati che vogliono spegnerla. Abbiamo già elaborato proposte per semplificare la vita degli agricoltori e liberarli dal dazio occulto della burocrazia dei tecnocrati di Bruxelles”.
Per informazioni www.toscana.