
SIENA. (a. p.) Un tamburo solitario d’aprile suona davanti a Porta San Marco, mentre sullo sfondo dominano i densi fumi bianchi del fuoco alla potatura degli ulivi.
La voce di Siena, con l’accento della Chiocciola, sta davanti una porta d’ingresso, sotto alla lapide che riporta le parole del generale francese De Montsabert, che nel 1944 proibì alle proprie artiglierie di tirare oltre il XVIII secolo.
E il tamburino, che ha la testa leggermente rivolta verso quel ricordo affisso, suona con tutta la sua forza, riuscendo a mescolare note, per la commozione di chi passa.