I lotti 4 e 9 sono ben lontani dall'appalto dei lavori.
SIENA. Nei weekend agostani ritorna ogni anno il problema endemico del traffico sulla Siena-Grosseto. Buona parte del raddoppio dell’arteria, i cui lavori sono cominciati con il lotto 1 Grosseto-Montorsaio, iniziato il 2 marzo 2001 e giunto a conclusione nel febbraio 2006, è realtà ormai. Giusto un anno fa il lotto 9 (Ornate-bivio di Orgia), secondo l’aggiornato sito dell’Anas, era in questa situazione: “La procedura di acquisizione dei pareri si è conclusa positivamente ed è stata, pertanto, chiusa la conferenza dei servizi istruttoria presso la Struttura Tecnica del Ministero delle Infrastrutture”. Grazie a ciò, dal 2008 si attendono l’approvazione e il finanziamento da parte del Ministero delle Infrastrutture. A distanza di un anno non è stato fatto assolutamente nulla. Mentre al termine dei tratti a quattro corsie si riformano le solite file che consentono alla Siena-Grosseto di mantenere il suo non invidiabile primato di pericolosità e mortalità.
I lotti 4-5-6-7 intanto vanno avanti. Nel 2008 è stata bandita la gara, e appena dopo tre anni “ad agosto 2011 è stato stipulato il contratto con l’impresa aggiudicataria ATI Adanti SpA – Intercantieri Vittadello SpA”. E c’è da realizzare il nuovo ponte sul Farma. Ma il lotto che interessa Bagnaia, tanto per esser chiari, non si muove, né di esso alcuno parla. Si dice – tra i professionisti senesi che si intendono di viabilità – che la signora fiorentina dell’informazione che ristruttura la tenuta in società con MPS non abbia interesse a una veloce esecuzione dei lavori. Anzi, qualcuno teme che, portati a termine i propri, si raggiunga una situazione di fatto che costringa l’Anas a perdere ulteriormente tempo per spostare di peso tutto il tracciato addosso al fiume, dall’altra parte della valle. Sarà. Nel 2008 il deputato Ceccuzzi dichiarò “L’idea è stata quella di anticipare i lotti 5, 6, 7 e 8 rispetto al 4 e al 9 poiché, vista la complessità, i lavori saranno probabilmente conclusi insieme agli altri, anche partendo con anticipo”. Perché anche il lotto 4, da Civitella scendendo fino al torrente Lanzo, è nelle stesse condizioni del lotto 9. Non si vede motivo per lasciarli indietro, anzi! Nel 2006 l’allora Coordinatore della Segreteria Nazionale dei Ds Vannino Chiti ebbe a dire: ”L’Italia ha perso cinque anni nel settore della mobilità e siamo molto preoccupati anche per il futuro, considerato che l’Anas ha fondi sufficienti solo per i primi sei mesi del 2006. Per noi la Due Mari resta una priorità, al pari del Corridoio Tirrenico e delle ferrovie pontremolesi”. Si trovava a Roselle, e stava inaugurando il tratto Grosseto-Montorsaio. Dopo sei anni siamo ancora al palo, a quanto ognuno può vedere con i suoi occhi. E nella situazione di crisi della provincia di Siena, c’è bisogno di una pronta modernizzazione che faccia sperare per il futuro. Magari recuperando il ritardo con molti meno anni di quanto pensato da Chiti, e con molti morti in meno sulla strada.