Parte dalla Toscana l'iniziativa che vuole aiutare i giovani a riconoscere rischi e gestire le proprie paure
TOSCANA. Favorire consapevolezza, prevenzione e capacità di gestione emotiva nei giovani di fronte a situazioni di bullismo, cyberbullismo e rischio personale. È questo l’obiettivo del progetto educativo “Bullismo – Difesa Personale – Disabilità” promosso da Estra, un percorso che ha già coinvolto diverse realtà scolastiche toscane, tra cui l’Istituto comprensivo “IV Novembre” di Arezzo, l’ISIS “Gobetti-Volta” di Bagno a Ripoli (Firenze) e l’Istituto “Tito Sarrocchi” di Siena e che prevede anche un appuntamento conclusivo nelle Marche, ad Ancona.
L’iniziativa, ideata assieme ad ASI – Associazioni Sportive e Sociali Italiane, da anni impegnata nella prevenzione del bullismo e del cyberbullismo, conferma l’attenzione di Estra verso il mondo giovanile e la scuola come luogo centrale di formazione e crescita, in un quadro più ampio di responsabilità sociale verso le comunità in cui l’azienda opera.
Gli incontri, della durata di quattro ore, affrontano i temi del bullismo, delle dinamiche digitali, delle strategie di autodifesa e dell’inclusione delle persone con disabilità. A guidare il percorso, Luigi Busà, campione olimpico di karate a Tokyo 2021 e testimonial del progetto.
Il progetto è rivolto alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, una fascia d’età in cui i cambiamenti legati alla crescita possono generare timori, insicurezze e vulnerabilità che talvolta favoriscono atteggiamenti aggressivi o dinamiche di prevaricazione. L’obiettivo è fornire strumenti utili per riconoscere le situazioni di rischio, comprendere le dinamiche del bullismo – online e offline – e gestire ansia e paura in modo consapevole. Rafforzare l’autocontrollo e la capacità di affrontare le difficoltà è il primo passo per prevenire comportamenti aggressivi e promuovere un ambiente scolastico più sereno e sicuro per tutti.
“Come Estra crediamo nel valore dei progetti che aiutano i giovani a crescere con maggiore consapevolezza, sicurezza e fiducia – afferma Francesco Macrì, presidente di Estra –. Essere un’azienda radicata nei territori significa non solo generare sviluppo, ma anche rispondere ai bisogni delle comunità, sostenendo iniziative capaci di offrire strumenti concreti a studenti, famiglie e docenti. Il nostro impegno è promuovere percorsi educativi che favoriscono benessere, inclusione e rispetto, collaborando con realtà qualificate come ASI per accompagnare i ragazzi nella gestione delle difficoltà e nella costruzione di relazioni positive. Investire in questi progetti significa investire nel futuro delle nostre comunità”.
“Per me è un grande onore poter incontrare ragazze e ragazzi e condividere con loro l’importanza del rispetto, del coraggio e dell’ascolto di sé e degli altri – dichiara Luigi Busà, campione olimpico di karate e testimonial del progetto –. Lo sport mi ha insegnato che la vera forza non è nell’aggressività, ma nella capacità di gestire le emozioni e affrontare le difficoltà senza paura. Partecipare a un progetto come questo significa contribuire a far crescere giovani più consapevoli, sicuri e pronti a sostenersi reciprocamente. Credo fortemente nel valore educativo di iniziative che aiutano i ragazzi a riconoscere i propri limiti e le proprie potenzialità, costruendo relazioni positive e un ambiente scolastico più sereno”.
“Ringraziamo Luigi Busà, ASI ed Estra per la splendida iniziativa – dice Marco Chioccioli, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale IV Novembre di Arezzo –. Gli incontri con le classi della ‘IV Novembre’ sono stati una vera occasione di crescita degli alunni: il nostro campione olimpico ha una storia positiva ed esemplare da raccontare, una storia di riscatto personale, di tenacia e di rispetto verso sé stessi e gli altri. Grazie alle sue doti comunicative è entrato subito in dialogo con i ragazzi ed è riuscito a trasmettere un messaggio limpido sul valore e le potenzialità di ciascuno e anche sul dovere di impegnarsi per realizzare al meglio se stessi e per affrontare le difficoltà con un atteggiamento di fiducia nelle proprie capacità. A suggello degli incontri, l’esercitazione in palestra sui rudimenti della difesa personale ha consentito alle ragazze e ai ragazzi partecipanti di sperimentare, oltre a movimenti e tecniche, una vera ‘postura mentale’ nei confronti di situazioni potenzialmente minacciose”.
“L’atleta ha condiviso con i ragazzi la propria esperienza sportiva, raccontando il percorso che lo ha portato al successo olimpico e sottolineando l’importanza della disciplina, della perseveranza e del rispetto, valori fondamentali sia nello sport che nella vita quotidiana – sottolinea Simone Cavari, dirigente scolastico dell’Istituto Superiore Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli –. L’incontro, accolto con grande entusiasmo dagli studenti, è proseguito con una sessione di domande e si è concluso con una dimostrazione di alcune tecniche di base per la difesa personale. Al termine gli studenti si sono accalcati per una foto di gruppo e gli immancabili selfie che hanno trovato il campione olimpico sempre sorridente e accogliente verso i ragazzi. La scuola ringrazia Estra e Luigi Busà per la disponibilità e per il messaggio motivazionale rivolto ai giovani, che rappresenta un’importante occasione di crescita personale e formativa”.
“Il contrasto ai fenomeni di bullismo e l’educazione alla correttezza e positività dei rapporti con i pari sono priorità a cui l’Istituto Sarrocchi dedica risorse ed energie – commenta Cecilia Martinelli, dirigente scolastica dell’Istituto Tito Sarrocchi di Siena –. Riempie di fiducia vedere che anche i nostri stakeholders considerano fondamentali questi argomenti. L’alleanza fra Scuola e mondo dello sport è strategica perché rende i nostri interventi più incisivi ed efficaci. Il rispetto dell’altro e del diverso, il fair play, la collaborazione sono infatti valori che accomunano sia il mondo della scuola che lo sport olimpico”.









