
FIRENZE. In seguito alla recente confisca di beni per un valore di 200.000 euro a un imprenditore residente nel senese, ritenuto vicino alla ‘Ndrangheta, il Gruppo Civico Toscana 2030 esprime il proprio pieno sostegno all’operato della Guardia di Finanza di Firenze e Reggio Calabria, dello Scico e della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Reggio Calabria.
Domenico Capezzoli, presidente di Toscana 2030, annuncia: “Questo importante risultato investigativo, parte di una più ampia operazione di contrasto al crimine organizzato in Toscana, dimostra la pericolosità e la pervasività delle mafie, capaci di insinuarsi nel tessuto economico e sociale della nostra regione. La confisca dei beni, che colpisce direttamente il patrimonio illecito, è uno strumento fondamentale per indebolire le organizzazioni criminali e ripristinare la legalità”.
Il comunicato prosegue con le parole di Capezzoli: “Toscana 2030 ribadisce il proprio impegno nella lotta per una regione più sicura e trasparente. La nostra associazione, attraverso il presidio permanente ‘Toscana per la Legalità’, ritiene che sia cruciale rafforzare la collaborazione tra istituzioni e società civile, investire in programmi di educazione alla legalità e promuovere politiche economiche che favoriscano la concorrenza leale”.
Il presidente conclude ribadendo: “La battaglia contro la criminalità organizzata è una priorità. Toscana 2030, con il suo presidio permanente, continuerà a operare a fianco delle forze dell’ordine e della magistratura, con l’obiettivo di tutelare il bene comune e garantire un futuro di sviluppo e prosperità per tutti i cittadini toscani”.