Non si candiderà a succedere a Trichet. In pole Draghi?
BRUXELLES. Axel Weber, numero uno della Bundesbank e strenuo difensore della più rigida ortodossia monetarista, non solo si ritira dalla gara per succedere al collega francese Jean-Claude Trichet come nuovo presidente della Bce dal prossimo ottobre, ma dopo aver incontrato il cancelliere tedesco Angela Merkel che fino all’ultimo ha tentato di trattenerlo dà le dimissioni anche dalla banca centrale tedesca, che lascerà dal prossimo 30 aprile.
Mentre l’euro va in altalena scivolando sino sugli 1,35 dollari prima di recuperare terreno, la stampa internazionale prova a fare i primi pronostici e accanto al nome del governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, sinora dato come secondo favorito proprio alle spalle di Weber, cita i nomi dei banchieri centrali del Lussemburgo, Yves Mersch, e della Finlandia, Erkki Liikanen, come possibili aspiranti alla poltrona più alta di Eurotower, dando qualche chance anche al tedesco Klaus Regling, al momento a capo dell’Efsf, il fondo “salva stati” europeo varato lo scorso anno per affrontare la crisi dei PIIGS.