"Stop alle violenze in Libia e Siria"
DEAUVILLE. I capi di Stato e di governo del G8 sono riuniti oggi e domani a Deauville, in Normandia, sotto presidenza francese, in un summit dedicato alla ‘primavera araba‘ dopo le rivolte in Medio Oriente ed in Nordafrica ed alla sicurezza nucleare dopo l’incidente alla centrale di Fukushima.
I Grandi, secondo quanto si legge nella bozza di dichiarazione finale del vertice, chiedono lo stop alle violenze in Libia e Siria. I leader degli otto Paesi piu’ industrializzati del mondo esortano il regime del presidente siriano Bashar al Assad a “cessare l’uso della forza e dell’intimidazione contro il popolo siriano e ad avviare un dialogo e le riforme fondamentali”. Quanto alla Libia, il G8 chiedera’ “la fine immediata dell’uso della forza da parte del regime di Gheddafi” in Libia, ribadendo il sostegno ad “una soluzione politica che rifletta la volonta’ del popolo”.
I leader del G8 – si legge ancora nella bozza – lanceranno con Tunisia ed Egitto, paesi protagonisti della ‘primavera araba’, una “partnership duratura”. Nel testo si sottolinea che i due Paesi sono “impegnati a transizioni democratiche”, nel rispetto delle aspirazioni dei loro popoli.
Per quanto riguarda il nucleare poi, i capi del G8 sono “pienamente fiduciosi” nella capacita’ del Giappone di riprendersi dopo l’incidente di Fukushima e confermano la loro disponibilita’ a nuovi aiuti, se necessario.
I Grandi, secondo quanto si legge nella bozza di dichiarazione finale del vertice, chiedono lo stop alle violenze in Libia e Siria. I leader degli otto Paesi piu’ industrializzati del mondo esortano il regime del presidente siriano Bashar al Assad a “cessare l’uso della forza e dell’intimidazione contro il popolo siriano e ad avviare un dialogo e le riforme fondamentali”. Quanto alla Libia, il G8 chiedera’ “la fine immediata dell’uso della forza da parte del regime di Gheddafi” in Libia, ribadendo il sostegno ad “una soluzione politica che rifletta la volonta’ del popolo”.
I leader del G8 – si legge ancora nella bozza – lanceranno con Tunisia ed Egitto, paesi protagonisti della ‘primavera araba’, una “partnership duratura”. Nel testo si sottolinea che i due Paesi sono “impegnati a transizioni democratiche”, nel rispetto delle aspirazioni dei loro popoli.
Per quanto riguarda il nucleare poi, i capi del G8 sono “pienamente fiduciosi” nella capacita’ del Giappone di riprendersi dopo l’incidente di Fukushima e confermano la loro disponibilita’ a nuovi aiuti, se necessario.