ROMA. Nei primi sei mesi di quest’anno i cosiddetti Cmr—i centri mobili di revisione che vedono la partecipazione di agenti della polizia stradale e tecnici del ministero dei Trasporti—hanno controllato 13.902 tir. Ne hanno trovati 6.005 non in regola, poco più del 43 per cento. È vero, rispetto all’anno precedente (47 per cento) sembra sia andata un po’ meglio. Ma a leggere con attenzione le tabelle si capisce che in realtà non è così.
Sono in aumento i camionisti pizzicati a fare i furbi: quelli che non rispettano i limiti di velocità (dal 4,3 al 4,8 per cento delle infrazioni), quelli che sforano i tempi di guida, dal 2,6 al 2,8 per cento. E soprattutto cresce il numero di quelli trovati con la scatola nera non in regola (dal 4,3 al 5 per cento), cioè degli autisti che cercano in qualche modo di coprire le loro irregolarità.
I camionisti corrono, guidano più delle 9 ore al giorno previste dalla legge (con almeno una sosta di 45 minuti a metà) e cercano di ingannare la scatola nera che registra tutte le loro mosse. Non tutti, certo. Ma sono in aumento. Considerando non solo i centri mobili di revisione ma anche le normali pattuglie della polizia stradale, i camionisti multati sono passati dai 588 mila del 2006 ai 652 mila del 2007.