Il materiale non era accompagnato da certificazioni di origine e composizione
PRATO. I militari della compagnia di Prato hanno sequestrato circa 2.384 tonnellate di tessuto, pari a 78 container a pieno carico, nel corso di un’operazione di servizio a contrasto della criminalità economica. L’intervento ha riguardato 3 aziende di commercializzazione di prodotti tessili, gestite da cittadini di origini cinesi dell’area pratese. Nell’ambito dell’ispezione i baschi verdi hanno scoperto che gli 86.000 rotoli, depositati all’interno delle strutture industriali, aventi un valore complessivo di circa 13 milioni di euro e destinati al successivo confezionamento di capi d’abbigliamento, non fossero accompagnati da alcuna certificazione o etichettatura in grado di attestarne origine e composizione. Una violazione, quindi, della normativa che indica nella “composizione merceologica ben visibile” il requisito necessario per immettere i prodotti nella libera pratica in ambito UE. “Le aziende – spiega la Gdf – saranno sottoposte a successiva ispezione fiscale, che sarà finalizzata soprattutto ad interrompere la filiera di ingresso dei tessuti illegali che, certamente prodotti in Cina, facevano ingresso nel territorio italiano provenienti dalla Francia”.