Deputati del Pd leggono la Costituzione in aule per protesta

ROMA (Adnkronos/Ign) . Al via l’esame nell’Aula della Camera del ddl sul cosiddetto processo breve. In apertura dei lavori, Roberto Giachetti, del Pd, ha chiesto il rinvio in commissione del testo, ma con uno scarto di 11 voti la Camera ha respinto la richiesta.
Da Lussemburgo, il ministro della Giustizia Angelino Alfano , rispondendo alle critiche di chi ritiene che la norma possa avere un effetto di ‘amnistia’ per una serie di episodi gravi come la strage di Viareggio, ha ribadito che la prescrizione breve “incide in termini molto tenui solo sul versante degli incensurati”.
L’emendamento presentato dall’onorevole Paniz, ha osservato, “ha fatto sì che i contenuti non siano più così vincolanti da incorrere nelle possibili negatività di cui si è parlato prima dell’emendamento stesso”. Per il Guardasigilli l’opposizione fa un “legittimo uso di modalità e argomenti ostruzionistici” sulla prescrizione breve, ma questi hanno “poco a che fare nel merito” con le “questioni concrete che riguardano i processi italiani”.
Da parte sua l’opposizione annuncia battaglia in Aula. ”Il ministro Alfano oggi ha ammesso pubblicamente l’incidenza delle norme sulla prescrizione breve: a questo punto il Parlamento deve sapere”, afferma Donatella Ferranti, capogruppo Pd in commissione Giustizia alla Camera. “I deputati – spiega – hanno il diritto di conoscere l’impatto oggettivo delle nuove misure sui processi già avviati. Alfano ha dunque il dovere di presentarsi in Parlamento con dati oggettivi”.
Ironizza sui numeri della maggioranza il capogruppo dell’Idv in Senato, Felice Belisario. “Il governo dovrà allestire delle tendopoli anche in Parlamento, visto che gli esponenti della maggioranza saranno costretti a lavorare, loro malgrado, sino all’approvazione del processo breve”, dice, riferendosi alla lettera con cui Cicchitto raccomanda la massima presenza in Aula ai parlamentari di maggioranza. “La prescrizione di massa – aggiunge – è la morte politica del centrodestra“.
Francesco Pionati, segretario di Alleanza di Centro e portavoce del gruppo di Iniziativa Responsabile, ha annunciato invece che “il gruppo dei Responsabili voterà senza incertezze e tutto compatto la riforma del processo breve perché – ha spiegato – è una riforma che fa bene al Paese, ci avvicina agli standard europei e concretizza l’idea di una giustizia giusta”