Il Capodello Stato lo afferma nel suo dirscorso ufficiale per le celebrazioni del 25 Aprile
PESARO. (AGI) Giorgio Napolitano difende i partiti, “nulla puo’ sostituirsi a loro”, mette in guardia dai rischi derivanti dall’antipolitica e invita a non dare ascolto ai “demagoghi di turno”. Il Capo dello Stato, pero’, richiama allo stesso tempo le forze politiche a compiere quel necessario rinnovamento, “estirpando il marcio” al loro interno, e le esorta a portare a compimento le riforme “urgenti e non piu’ dilazionabili”. Napolitano vede segnali positivi per il cammino delle riforme, “sono superate le vecchie contrapposizioni ideologiche” e “si sono create condizioni piu’ favorevoli”. Ma esorta a non indugiare: e’ giunto il momento, afferma il presidente della Repubblica, di modificare la legge elettorale per non avere piu’ un Parlamento di nominati e sprona la politica a rinnovarsi essa stessa dandosi regole per la “trasparenza” e ponendo “limiti e controlli al finanziamento” pubblico (e’ questo uno dei passaggi piu’ applauditi dalla folla). Il Capo dello Stato non manca di fare un riferimento, seppur indiretto, all’attuale situazione politica, alle fibrillazioni interne alla maggioranza e alle polemiche su presunte tentazioni di voto anticipato e, in un passaggio del suo intervento dal palco di piazza del Popolo a Pesaro, chiede ai partiti di “confrontarsi fattivamente con il governo fino alla conclusione naturale della legislatura”. Nel giorno del sessantasettesimo anniversario della Liberazione, il Presidente della Repubblica richiama ancora una volta all’unita’, a guardare ai valori della Resistenza (“la festa della Liberazione e’ anche festa della riunificazione dell’Italia”) come esempio per superare anche questo momento di crisi. Napolitano si dice convinto che l’Italia puo’ farcela, ma chiede a partiti e istituzioni tutte di fare la loro parte e di abbandonare le divisioni. Il Capo dello Stato non nasconde che siano necessari “sacrifici”, ma devono essere equamente distribuiti.