Forse ricostruite dalla Procura di Siena le email cancellate
SIENA. La notizia dell’ultima ora sarebbe che il personal computer di Mussari stato sequestrato dalla Guardia di Finanza. Non è così esattamente: il computer è stato sequestrato a maggio 2012, e solo adesso si starebbero rivelando al pubblico le riservate notizie che la Procura non dà a nessuno. Ci sarebbero email cancellate che avrebbero rivelare molti segreti, grazie al lavoro dei tecnici informatici incaricati. La Repubblica scrive il “segreto” che gli investigatori avrebbero scoperto dietro l’ufficialità dei conti della banca è relativo soprattutto sull’acquisto dell’Antonveneta che è costata ben 17 miliardi. Perché nell’allargarsi dell’inchiesta, aumenta anche il numero dei possibili reati da contestare all’ex presidente di MPS e Abi e a numerosi suoi collaboratori. All’accusa sinora mossa “ostacolo alla vigilanza” starebbero per aggiungersi anche quelle di “falso in bilancio e turbativa di mercato”. Chi indaga (i procuratori senesi Giuseppe Grosso, Antonino Nastasi e Aldo Natalini) avanza l’ipotesi che Giuseppe Mussari abbia ripetutamente truccato i conti della banca senese con spericolate operazioni di maquillage finanziario, mascherate al CdA e a Banca d’Italia, che possano aver indotto i risparmiatori a credere che in una solidità dell’istituto di credito che non esisteva. Dalle email cancellate, inviate e ricevute nel periodo compreso tra giugno e ottobre del 2007 (in coincidenza con la trattativa per l’acquisto della Antonveneta), sarebbero venute importanti conferme. Gli investigatori si imbattono infine in un forte afflusso di capitali “scudati” da Londra. E ieri la Procura ha acquisito anche la registrazione delle sette ore di assemblea straordinaria di venerdì per verificare se dagli interventi dei soci possano emergere notizie interessanti per l’indagine.