Domani saranno aperte due tombe a Firenze
FIRENZE. Scatta l’ora ”x” per la tomba della Gioconda. Proseguono, infatti, a Firenze gli scavi all’interno dell’ex convento di Sant’Orsola per la ricerca di eventuali resti Lisa Gherardini Del Giocondo, la donna morta nel 1542, all’età di 63 anni, a cui Leonardo da Vinci si sarebbe ispirato per la Monna Lisa esposta al Louvre.
Dopo l’apertura del primo avello, avvenuta venerdì scorso, domani, martedì 17 maggio, alle 11, i membri del Comitato Nazionale per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali, gli archeologi della sovrintendenza di Firenze, insieme ai tecnici della Provincia di Firenze, procederanno alle aperture della seconda e della terza tomba. Si tratta di altre due tombe individuate a una profondità maggiore della precedente sotto il pavimento dell’ex chiesa, collocate entrambe sulla verticale del primo avello. Mentre oggi l’ingresso all’interno dell’ex convento è interdetto alla stampa allo scopo di permettere ai tecnici alcuni interventi nella massima sicurezza, domani sarà consentito nuovamente l’accesso ai giornalisti accreditati che potranno così assistere direttamente alle fasi di apertura degli altri due vani adibiti alle sepolture. I tre avelli sovrapposti fanno parte della cosiddetta ”prima cripta” che è stata individuata sotto terra, a ridosso del muro a cui era addossato l’altare della antica chiesa conventuale.
Dopo l’apertura del primo avello, avvenuta venerdì scorso, domani, martedì 17 maggio, alle 11, i membri del Comitato Nazionale per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali, gli archeologi della sovrintendenza di Firenze, insieme ai tecnici della Provincia di Firenze, procederanno alle aperture della seconda e della terza tomba. Si tratta di altre due tombe individuate a una profondità maggiore della precedente sotto il pavimento dell’ex chiesa, collocate entrambe sulla verticale del primo avello. Mentre oggi l’ingresso all’interno dell’ex convento è interdetto alla stampa allo scopo di permettere ai tecnici alcuni interventi nella massima sicurezza, domani sarà consentito nuovamente l’accesso ai giornalisti accreditati che potranno così assistere direttamente alle fasi di apertura degli altri due vani adibiti alle sepolture. I tre avelli sovrapposti fanno parte della cosiddetta ”prima cripta” che è stata individuata sotto terra, a ridosso del muro a cui era addossato l’altare della antica chiesa conventuale.