Nel mirino del consigliere il piano assunzioni dell
«Tutto questo – commenta – mentre a Siena a settori come ricerca e medicina specialistica vengono dedicati inadeguati contratti a progetto, come quelli stipulati dall’azienda ospedaliera universitaria». Ma a non convincere Lazzeri è il bando stesso che potrebbe essere in contrasto con la legge sulla spending review.
«Precisamente l’assunzione potrebbe cozzare col comma c dell’articolo 15 della Legge di revisione sulla Spesa Pubblica che recita: “nelle singole regioni, fino ad avvenuta realizzazione del processo di riduzione dei posti letto, è sospeso il conferimento o il rinnovo di incarichi ai sensi dell’articolo 15 (septies) del decreto legislativo del 30 dicembre 92”.
Ma al danno si aggiunge la beffa dei tempi d’attesa. «Mentre si spende e spande in superscrivanie da dirigente i tempi d’attesa per una visita a Siena sono inquietanti: 122 giorni per una mammografia bilaterale, quasi cinque mesi per una risonanza magnetica al cranio e 142 giorni per una colonscopia e per finire in bellezza 135 giorni d’attesa per una ecocolordopplergrafia. Morale della favola? L’Asl assume dirigenti con contratti da nababbo mentre alle Scotte si mortifica la ricerca con contratti a progetto che a malapena prevedono l’assenza per malattia. Tutto questo mente i senesi invecchiano in sala d’attesa. I buchi nei bilanci si originano anche così».
Un nodo da sciogliere su cui Lazzeri oggi interrogherà la Giunta per chiedere all’assessore Marroni di pronunciarsi sulla legittimità degli avvisi di selezione avviati in tempi di spending review. «Chiedo all’assessore – conclude Lazzeri – se non sia il caso di intervenire per sospendere la procedura di selezione dei candidati al posto di dirigente».