Nel 2014 il Pil globale crescerà del 3,2%. L'Eurozona sarà a +1,1%
ROMA. Secondo quanto pubblicato dalla Banca Mondiale nel suo rapporto sulle prospettive economiche globali, l’economia mondiale è ad un “punto di svolta”. L’istituto di Washington ha infatti rivisto al rialzo la stima di crescita del Pil per il 2014, portandola da +3% a +3,2%. L’economia continuerà a rafforzarsi nel 2015 e nel 2016, con un incremento rispettivamente del 3,4 e 3,5%. Nel 2014 la crescita economica nei paesi sviluppati salirà dal 4,8% del 2013 al 5,3%. Nel 2015 si stima una crescita del 5,5% e nel 2016 del 5,7%. Nell’area euro, dopo due anni consecutivi di contrazione, la Banca mondiale prevede una crescita dell’1,1% per quest’anno e dell’1,4 e dell’1,5% per il 2015 e 2016. Negli Usa il Pil è stimato a +2,8%, +2,9% nel 2015 e +3% nel 2016. In Cina il Pil nel 2014 salirà del 7,7%, ma rallenterà al 7,5% nel 2015. I dati sono stati commentati dal capo economista della Banca mondiale, Kaushik Basu. “Gli indicatori dell’economia globale mostrano un miglioramento, ma non occorre essere particolarmente astuti per vedere dei pericoli insorgere sotto la superfice. L’area euro è fuori dalla recessione ma il reddito pro-capite continua a scendere in molti paesi. Ci aspettiamo che i paesi più avanzati crescano sopra il 5% nel 2014, con alcune aree meglio delle altre, con l’Angola all’8%, la Cina al 7,7%, l’India al 6,2%. Tuttavia è importante evitare la stasi politica”.
Dalla Germania e dall’Eurozona, però, sono stati resi pubblici altri dati: il Pil tedesco è cresciuto dello 0,25% nel quarto trimestre del 2013, dopo il +0,3% dei precedenti tre mesi; nel 2013 la crescita e’ stata dello 0,4%. Per quest’anno gli economisti prevedono una crescita tra l’1,2% e il 2%. Nell’Eurozona, lo scorso novembre è aumentato il surplus del commercio internazionale di beni: secondo Eurostat, l’eccedenza è stata pari a 17,1 miliardi. A novembre 2012 per i 17 paesi euro era stata pari a 12,5 miliardi e ad ottobre 2013 a 16,8 miliardi. Discorso diverso se si considera l’Ue a 28 paesi: il surplus è ammontato a 3,4 miliardi; in calo rispetto ai 4,8 del mese precedente. I dati e le previsioni della Banca Mondiale hanno dato slancio alle borse europee, tutte positive a meta’ giornata.