L'operazione permetterebbe di trasferirvi una parte dei 55 mld di crediti in sofferenza
TORINO. Intesa Sanpaolo potrebbe diventare la prima banca italiana a istituire una bad bank interna. L’operazione permetterebbe di trasferirvi una parte dei 55 miliardi di euro di crediti in sofferenza dell’istituto. L’indiscrezione, non ancora confermata, è stata rivelata dal Financial Times, che cita persone a conoscenza della situazione. Secondo il quotidiano britannico, a seguito della fissazione dei criteri per gli stress test (requisito minimo di capitale al 5,5%) il Ceo e il presidente di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina e Giovanni Bazoli, avrebbero intenzione di discutere il progetto con gli azionisti nelle prossime settimane, in vista della presentazione del piano industriale e dei conti annuali in programma per il 28 marzo. La banca al momento non commenta queste indiscrezioni. Gli analisti, invece, sembrano promuovere l’idea.